Imparare giocando.
E’ questo lo spirito del primo Gioco dell’Oca a cui hanno partecipato gli alunni delle scuole medie cittadine.
Tema: la mobilità sostenibile;
Obiettivo: mettere in pratica più comportamenti virtuosi possibile legati agli spostamenti casa-scuola.
Un’iniziativa promossa dal Comune e rivolta ai ragazzi delle classi prime, per sensibilizzare l’importanza e i vantaggi del muoversi in modo sostenibile per sé stessi e per la comunità.
Una novità resa possibile grazie all’introduzione dell’educazione ambientale tra le materie scolastiche. I temi affrontati sono molti, tanti quanti gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile promossi dal MIUR e approvati dalle Nazioni Unite.
Una vera e propria lista di cose da fare per trasformare in meglio il pianeta, con le giovani generazioni protagoniste del processo di cambiamento.
Da qui la creazione, con la collaborazione dei ragazzi delle medie e dei loro insegnanti, di una speciale edizione del gioco dell’oca, interamente dedicato alla mobilità.
L’obiettivo è quello di valorizzare i comportamenti virtuosi messi in pratica dagli studenti nei quotidiani spostamenti casa-scuola.
Uso regolare della bicicletta, oppure, spostamenti a piedi e in autobus.
Tante sane abitudini che, limitando l’utilizzo dell’auto, puntano a migliorare la qualità dell’aria e l’ambiente della città.
Buoni comportamenti su cui si sono contraddistinte, oltre alla classe vincitrice, la 1ªG delle media Betelloni, anche le sezioni 1ªC delle medie P. Caliari seconda classificata e la 1ªC delle medie Fincato terza premiata.
Progetto ‘Gioco dell’oca’.
La proposta si concentra sul tema della mobilità sostenibile, con le scuole impegnate a misurare gli spostamenti virtuosi attraverso un gioco dell’oca, che possa far riflettere i ragazzi sulla mobilità nei propri quartieri e sui comportamenti positivi da tenere in strada.
Supportati da un grande tabellone denominato ‘Insieme faremo strada’, gli alunni delle classi prime della scuole medie veronesi, si sono cimentati, con il supporto degli insegnanti, in nuove abitudini e regole da adottare quando si è per strada, costruendo e decorando il gioco dell’oca. I vincitori sono stati selezionati da un’apposita commissione in base all’importanza dei contenuti, la capacità espressiva e decorativa.
Per tutte le scuole è stato riconosciuto un premio consistente in libri inerenti all’ambiente e alla scienza.
Le classi vincitrici sono state premiate questa mattina in Municipio dal sindaco Federico Sboarina insieme agli assessori all’Ambiente Ilaria Segala e alla Mobilità e traffico Luca Zanotto.
Presente, per il ritiro del premio, un rappresentante per ognuna delle tre classi. “Questi ragazzi rappresentano il futuro della nostra comunità – sottolinea il sindaco –. Scegliere oggi di guidarli attraverso un corretto percorso formativo sull’importanza dell’ambiente, significa avere domani adulti più responsabili e consapevoli. E’ l’impegno quotidiano di ciascuno a fare la differenza e a contribuire a contenere i cambiamenti climatici che stiamo vivendo. Un miglioramento, però, che non guarda solo al domani. Bambini e ragazzi correttamente formati diventano a loro volta, ogni giorno, all’interno delle famiglie, preziosi insegnanti nella messa in pratica dei buoni comportamenti appresi a scuola”.
“L’introduzione della tutela ambientale come materia di studio – dichiara l’assessore Segala – è in linea con l’intensa attività che, in questi anni, ha visto il Comune entrare nelle scuole per sensibilizzare i bambini al rispetto dell’ambiente e del mondo che li circonda. Un modo per migliorare, attraverso il gioco, le abitudini e i comportamenti di quelli che saranno gli adulti di domani”.
“L’entusiasmo dimostrato dai tanti giovani partecipanti – precisa l’assessore Zanotto – è uno stimolo importante per l’ampio lavoro portato avanti dall’Amministrazione in favore di nuove forme di mobilità, più sostenibili e attente all’ambiente. Il vero cambiamento passa attraverso gli sforzi quotidiani messi in pratica da tutti i cittadini. Tante piccole e grandi scelte positive volte a modificare abitudini sbagliate, che oggi ledono l’ambiente urbano e la qualità della nostra vita”.