Allerta Meteo: nessuna esondazione. Da domani si torna a scuola

 
 

La lunga piena dell’Adige, iniziata alle prime ore del giorno, si è affievolita nel tardo pomeriggio.

Il fiume ha raggiunto il suo livello massimo questa mattina alle 5.30, quando a Ponte Nuovo ha toccato 1,95 metri sopra lo zero idrometrico. Alle 8.30 il livello dell’Adige era ancora di 1,94 metri per poi iniziare una lenta discesa tanto che a mezzogiorno l’altezza era pari a 1,76 metri sopra lo zero. L’ultimo sussulto dell’onda di piena si è verificato alle 15, quando il fiume è tornato a toccare 1,89 metri sopra lo zero idrometrico per poi avviare una costante discesa dei valori. Alle 16.30, con il deflusso ormai avviato, l’altezza dell’Adige era di 1,65 metri. Nessuna esondazione del fiume si è registrata in città.

Per tutto il giorno, sono rimasti osservati speciali Castelvecchio, Ponte Pietra, la zona della Giarina, Boschetto e le Basse di San Michele grazie all’operato degli agenti della Polizia municipale e dei volontari della Protezione civile.

Per ragioni cautelari, si è decisa la chiusura al traffico, fino alle 13, di lungadige Attiraglio e l’accesso al Pronto soccorso, in accordo con l’Azienda ospedaliera, è stato garantito da piazzale Stefani. Chiuso anche Bosco Buri, che era inagibile in quanto allagato. La vigilanza è stata costante anche lungo gli argini e gli altri ponti della città, nessuno dei quali è stato chiuso.

Visto il miglioramento delle condizioni meteo e dei livelli dei corsi d’acqua, la prefettura ha comunicato che non sussistono più le condizioni per la chiusura delle scuole che, quindi, domani mercoledì 31 ottobre, saranno tutte regolarmente aperte.

“La piena dell’Adige che oggi ha attraversato la nostra città è stata solo l’ultima delle allerte che in questi giorni hanno toccato Verona come il resto dell’Italia – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Il piano di emergenza comunale ha funzionato e solo in due punti, lungadige Attiraglio e Bosco Buri, sono state necessarie le chiusure per qualche ora. Il resto della città non ha subito contraccolpi anche grazie al fatto che l’onda di piena è stata ben gestita con l’apertura della condotta di sfogo nel lago di Garda. Ciò che non ha funzionato, invece, è stata l’ondata di fake news che sui social annunciavano chiusure di ponti e di scuole, nonostante le informazioni ufficiali fornite dal Comune e dalla Prefettura fossero diverse. Inoltre, la scelta di chiudere le scuole presa dal Prefetto ha avuto un effetto preventivo importante. La nostra è una grande città e lo dimostra anche in queste situazioni, perché può contare su un’efficiente capacità organizzativa e su figure preparate nella gestione delle emergenze”.

“Da sabato a oggi sono stati quattro giorni di allerta meteo che hanno trovato in perfetta efficienza la macchina della Protezione civile comunale e provinciale – ha aggiunto l’assessore Daniele Polato -. Sono stati giorni intensi, in cui il nostro territorio è stato messo al riparo da grossi rischi grazie al puntuale coordinamento del prefetto Mulas. Ringrazio tutti gli operatori che da subito si sono messi a disposizione: volontari di protezione civile, agenti di polizia locale, aziende comunali e società autostradali. È stata fatta una gestione in tempo reale delle singole situazioni. Insieme con il comandante Altamura ho coordinato gli interventi di ripristino di varie zone colpite da smottamenti e allagamenti, come in via Torbido fino a Montorio, a Mizzole in via Oliveto e Santa Maria in Stelle in via della Collina. Già nella notte di lunedì erano stati rimossi i residui franosi dalle strade, sono stati decine gli uscite”.

 
 

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