All’Auditorium dell’Istituto San Zeno conversazione su Democrazia e Giustizia sociale

 
 

La democrazia, ossia il governo da parte del popolo, non può funzionare se il popolo ignora cosa fanno i governanti, al pari della giustizia sociale, valori più volte richiamati sia da Pontefici che da Pensatori laici.

Questo il tema della conversazione che si terrà nell’Auditorium dell’Istituto San Zeno di Verona il prossimo 25 ottobre alle ore 20.30 tra il Vescovo di Faenza Mons. Mario Toso, la prof.ssa Laura Zanfrini dell’Università  Cattolica di Milano ed il prof. Stefano Zamagni dell’Università di Bologna, scelto dall’Ispettoria Salesiana del Nord Est con il supporto organizzativo dell’Associazione Cattolica al Centro. La conversazione, moderata da Daniele Cunego, sarà preceduta da una breve introduzione del Vescovo di Verona Mons. Giuseppe Zenti. 

Parlando di don Bosco bisogna rammentare l’affermazione, fatta in tempi non sospetti, di un legame imprescindibile tra “buoni cristiani ed onesti cittadini”.

Apparentemente semplicistiche, tali parole entrano nella dimensione personale e morale individuale ed hanno grande rilevanza sociale e politica nel momento attuale dove, tramontate le ideologie, è scomparsa pure la volontà di negoziare e di confrontarsi.

La democrazia si interseca con l’economia e quindi con la giustizia sociale. E qui non si possono non ricordare alcune encicliche sulla democrazia economica con il corretto rapporto tra capitale e lavoro (la Rerum Novarum di Leone XIII del 1891), sul rilancio economico e la globalizzazione (nella Populorum Progressio di Paolo VI del 1967), sulla finanziarizzazione dell’economia (nella Caritas in Veritatedel 2009 di Benedetto XVI) per concludere con l’“idolatria del denaro” richiamata da Papa Francesco nella Evangelii Gaudium.

Le tematiche in disamina nella serata riguarderanno la democrazia e la buona economia come raggiungimento del bene comune, ma anche l’etica, stante la diffusa ignoranza ed ignavia politica di molti, in questi tempi di leggerezza e di corruzione diffusa, e i malati rapporti personali tra le nuove classi sociali emergenti. 

Papa Francesco ha riassunto il suo pensiero sociale con semplici termini: non c’è democrazia senza giustizia, non c’è cittadinanza senza solidarietà con tutto il popolo e non c’è popolo se un paese non lotta efficacemente contro la miseria. “Ci sono cristiani finti che vivono una vita corrotta” (Papa Francesco). Restano spazi di speranza e di impegno per uomini di buona volontà?

Partendo da questo “Papa pensiero” durante l’incontro si cercherà di evidenziare un rapporto sano tra una economia inclusiva con un mercato funzionale al bene dove le aziende profit collaborano con quelle no profit per avvicinarsi ad una giustizia economica e sociale in una nazione, la nostra, in grande cambiamento.

Un appuntamento che l’Ispettoria salesiana del Nord Est offre annualmente – lo scorso anno si era parlato della  “Laudato Si” con il Card. Maradiaga, Enrico Letta e Franco Frattini – per creare una coscienza sociale alcune volte disattesa.

 
 

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