Due giorni dedicati alla riscoperta delle origini venete dal tango argentino: venerdì 26 e sabato 27 ottobre il teatro Ristori sarà cornice di seminari, presentazioni, spettacoli e convegni dedicati al celebre ballo – patrimonio dell’Unesco dal 2009 – e anche alla rievocazione del fenomeno migratorio veneto. A legare i due temi sarà la celebrazione per i 50 anni dalla scomparsa di Mario Battistella, veronese di Monteforte d’Alpone emigrato a Buenos Aires nel primo Novecento e diventato una delle stelle più brillanti del tango argentino, tanto da divenire il braccio destro dell’icona stessa del ballo, Carlos Gardel.
L’organizzazione è a cura dell’associazione Veronesi nel Mondo, in collaborazione con Dimostrazioni Armoniche e Alma Migrante: «Il nostro obiettivo è quello di valorizzare gli innumerevoli apporti che la cultura veneta ha offerto al mondo – ha spiegato Fernando Morando, presidente di Veronesi nel Mondo – e il tango ne è una delle dimostrazioni, un genere nato da una commistione di culture, all’interno delle quali spicca sicuramente quella italiana e veneta in particolare». L’iniziativa è patrocinata dalla Regione Veneto e dal Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona.
Programma – Si parte venerdì 26 ottobre alle 17 con un seminario nel foyer del teatro Ristori, in cui Arnaldo Soldani, professore ordinario dell’Università di Verona, Gianni Favarato, giornalista de “La Nuova Venezia”, Hernàn Luciano Fassa, pianista e compositore argentino , e Michele Bauli, presidente di Bauli spa, parleranno del fenomeno migratorio veneto verso le Americhe, avvenuto dalla fine dell’800 alla metà del ‘900. L’obiettivo sarà inquadrare meglio la commistione culturale che portò alla genesi del tango. Alle 19, sempre nel foyer, verrà presentato il libro-cd “Voci migranti – Mario Battistella il poeta del tango”, scritto da Liviana Loatelli e risultato del progetto discografico dell’ensemble “Alma Migrante”. Alle 21 si accenderanno le luci sul palco, per lo spettacolo “TangoDrama – Omaggio a Battistella il poeta del tango”: protagonisti i ballerini Walter Cardozo e Margarita Klurfan, con la voce di Ruben Peloni e la regia di Alberto Bronzato. Basato sulle musiche e sui testi di Battistella, lo spettacolo entra nella storia drammatizzata dello stesso, dove trova spazio anche un’altra illustre figura di migrante veneto, Manlio Francia, violinista veneziano compositore di tango emigrato in Argentina a inizio ‘900. I biglietti per la serata possono essere acquistati agli sportelli Unicredit, al Boxoffice o la sera stessa alle biglietterie del teatro.
Sabato 27 ottobre giornata dedicata alle scuole, con una lezione-concerto dalle 11 alle 12.30 sull’emigrazione veneta in Argentina e la conseguente nascita del tango; parteciperanno gli studenti dei licei scaligeri. La lezione si inserisce nelle attività della Regione Veneto finalizzate allo studio della migrazione veneta nelle scuole.
«Per noi è un appuntamento fondamentale e di grande interesse e rilevanza – ha concluso Morando – e un’altra iniziativa che si propone di stimolare il grande pubblico verso l’approfondimento e la ricerca di quel fenomeno che ha portato migliaia di nostri conterranei ad arricchire con la loro cultura Paesi vicini e lontani».