Al via la selezione pubblica per interventi urgenti di edilizia scolastica

 
 

«Mantenere scuole sicure e accessibili significa garantire a tutti gli studenti veneti di usufruire di spazi di apprendimento adeguati e tutelati. È importante, quindi, la deliberazione della Giunta regionale del Veneto che ha avviato, su proposta dell’assessore Elena Donazzan, la selezione “a sportello” per l’anno 2024 – di interventi urgenti di edilizia scolastica da sostenere finanziariamente con fondi regionali. Le risorse a disposizione dei comuni per gli edifici scolastici di proprietà ammontano a 380 mila euro». 

Così Daniele Polato, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, annuncia la selezione pubblica con metodologia “a sportello”, ossia con risorse assegnate a progetti valutati positivamente sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, per la concessione del sostegno finanziario ai sensi dell’art. 3 bis della legge regionale 24 dicembre 1999, n. 59 ad interventi urgenti di edilizia scolastica.

Negli interventi devono rientrare lavori indifferibili e urgenti richiesti per ripristini edili ed impiantistici, dovuti a crolli, rotture o improvvisi fuori servizio, anche a seguito di atti vandalici o fenomeni naturali, impattanti sulla salute e sulla sicurezza delle persone e tali da impedire il regolare svolgimento delle attività istituzionali scolastiche. Tali lavori devono essere relativi a eventi occorsi nell’anno corrente (2024) ovvero in quello immediatamente precedente (2023). Gli interventi possono essere riferiti anche a lavori per l’eliminazione di barriere architettoniche connesse a specifiche esigenze afferenti ad alunni o a personale scolastico verificatesi per l’anno scolastico 2023-2024, o per quello immediatamente successivo 2024-2025.

Il sostegno finanziario è concesso sino ad esaurimento della dotazione finanziaria con termine fissato al 30/09/2024 per inviare la richiesta di erogazione con rendicontazione finale.  Tutti i dettagli sono pubblicati con BUR 53 del 19/04/2024

«È fondamentale investire in strutture sicure e praticabili per tutti gli studenti per garantire l’apprendimento e lo studio alle nuove generazioni e investire sul loro futuro», conclude Polato.

 
 

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