Venerdì 31 gennaio alle ore 20.15 in sala conferenze del centro Tommasoli, via Perini 3, quartiere di Borgo Venezia, la lista “In Comune per Verona – Sinistra Civica Ecologista” farà il punto sui temi amministrativi riguardanti la pianificazione urbanistica (Pat), la mobilità e la questione abitativa, nell’ambito di un incontro aperto alla cittadinanza intitolato “Guardiamo al futuro di Verona: Pat, mobilità, emergenza casa”.
“Si tratta in primo luogo dell’occasione per aggiornare tutti i componenti della lista e i cittadini interessati sull’iter del processo partecipativo di piano che di fatto si è aperto sabato scorso all’ex caserma Santa Marta con la presentazione del preliminare del Pat” spiega Lorenzo Albi, coordinatore della lista. “E’ tuttavia evidente che nel nuovo Pat le questioni che poniamo come lista si tengono intimamente insieme, perché se è vero che nel preliminare di piano sono state indicate alcune soluzioni viabilistiche non oggetto di alcun confronto, è altrettanto vero che il nuovo Pat è chiamato a dare risposta ad obiettivi ben più ambiziosi, a partire dalla riduzione al 40% degli spostamenti su auto, il che ci porta a ragionare in termini più evoluti rispetto alle solite strade o alle stesse ciclabili. Il nuovo modello di città che questa amministrazione anela richiama un ruolo decisivo del trasporto pubblico, che è ancora tutto da costruire e va oltre le capacità dello stesso filobus. Questo secondo noi sarà uno dei punti decisivi del processo partecipativo di piano che richiederà il contributo qualificato di tutte e di tutti”.
“Lo stesso vale per la questione abitativa” puntualizza Albi. “Nell’orizzonte temporale del Pat ci sono questioni assolutamente vitali per il futuro della città, a partire dalla crescita preponderante degli anziani – destinati a diventare un terzo e più della società veronese – con il diritto di trovare infrastrutture sociali e urbane ‘sostenibili’. La fuga delle giovani generazioni che, malgrado la vocazione universitaria della città, faticano a trovare spazi e opportunità. Lo svuotamento del centro storico in cui bisogna riportare servizi e socialità.”
“La capacità di inquadrare tali questioni e di sviluppare tutte le ‘invarianti’, a partire dal Parco delle Mura e dei Forti e dei grandi parchi urbani, sarà la vera cartina di tornasole di questo Pat, che dovrà contenere prescrizioni cogenti e non modificabili dall’amministrazione di turno. In questo senso è un capitolo da scrivere con un orecchio rivolto ai bisogni dei cittadini e l’altro orecchio rivolto alle competenze di tante persone che su questi temi lavorano da anni, cercando di fare presto ma prendendoci il tempo necessario al confronto e alla condivisione”.