Al Teatro Nuovo “Io fui Giulietta”, omaggio a Eleonora Duse

 
 

Il Teatro Stabile di Verona, Centro di Produzione Teatrale, rende omaggio a Eleonora Duse nell’occasione del centenario della morte, con una narrazione scenica multimediale che parte da un episodio poco conosciuto, ma che lega indissolubilmente la rivoluzionaria attrice, di origini venete, proprio alla città di Verona. La folgorazione per l’arte della recitazione di Eleonora ragazzina- obbligata a recitare, ma non entusiasta – avviene, infatti, proprio attraverso il personaggio di Giulietta e proprio a Verona, all’interno dell’Arena, come la grande interprete ha raccontato e come sia D’Annunzio, che Giuseppe Primoli che Rainer Maria Rilke hanno testimoniato nei loro scritti. 

La narrazione scenica, quasi un biopic, vuoledefinire i contorni dei ruoli più famosi da lei interpretati a partire dal giorno in cui,quattordicenne, viene attraversata dalla “divina fiamma” e con un occhio di riguardo a quelli shakespeariani: si pensi alle nuove traduzioni di Romeo e Giulietta e di Antonio e Cleopatra redatte appositamente per lei da Arrigo Boito. Le pagine tratte dagli infiniti carteggi e dagli scritti dei critici o di illustri coevi, permetteranno di conoscere la storia della sua vita e le sue riflessioni più intime sull’arte, l’esistenza, l’amore e, come in un gioco di specchi, i rimandi che la sua arte drammatica ha generato nelle più alte personalità che le sono state vicine: non solo Boito e d’Annunzio, ma Rilke, Isadora Duncan, e tanti altri che l’hanno conosciuta e immortalata nei loro scritti. 

In “Io fui Giulietta” vita e scena, pathos reale e teatrale si fondono, svelando uno straordinario animo femminile e un’epoca in cui, per la prima volta, il divismo è di massa e varca i confini nazionali. Sostenuta da un ricco apparato di immagini d’archivio, parte integrante della performance, lo spettacolo vuol essere anche testimonianza del momento storico in cui le nascenti istanze di libertà delle donne iniziano ad avere voce e sono pienamente incarnate dal pensiero e le azioni di Eleonora Duse. 

L’incontro sarà impreziosito dalla presenza della professoressa Maria Ida Biggi, dell’Università Ca’Foscari di Venezia che dirige dal 2007 l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini di Venezia, in cui si trova il più ricco archivio del mondo relativo ad Eleonora Duse. 

Maria Ida Biggi porterà così anche a Verona la testimonianza del suo rigoroso lavoro d’archivio e di ricerca sull’attrice che, nell’occasione del centenario della sua morte, l’ha vista portavoce in moltissime città italiane e non della figura e dell’opera dusiana.

 
 
Mauro Bonato
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.