Al Ristori Concerto “Tu chiamale se vuoi emozioni”

 
 

Sabato 25 gennaio il concerto “Tu chiamale se vuoi emozioni” del Maestro Diego Basso arriva al Teatro Ristori di Verona. Sul palco, l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana le cantanti delle Voci di Art Voice Academy porteranno il pubblico in un viaggio unico nei capolavori della musica leggera italiana reinterpretaticon il tocco orchestrale del Maestro Basso.

Emozioni, Il mio canto libero, Fiori rosa fiori di pesco, Si viaggiare, La canzone del sole, Acqua azzurra, acqua chiara, 10 ragazze. Sono tutti brani che fanno parte della storia della musica leggera italiana, quella che è cresciuta con le generazioni, capaci di partire dal vinile negli anni ’70 e arrivare ai più moderni sistemi di riproduzione digitale. Melodie uniche che portano tutti un’unica firma, quella di Lucio Battisti e Mogol. 

L’ascolto di due “overture Battisti” composte dal Maestro Basso su musiche di Lucio Battisti: in versione sinfonica e in versione ritmico sinfonica, sono parte delle “emozioni” che il pubblico del Teatro Ristori di Verona avrà la possibilità di vivere sabato 25 gennaio alle 21.00. 

Il Maestro Diego Basso ritorna nella città scaligera, dopo recente successo del concerto “Omaggio a Ennio Morricone”, con “Tu chiamale se vuoi emozioni” insieme all’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, scegliendo di affidare le parti cantate a voci esclusivamente femminili Barbara Lorenzato, Gaia Sbrissa, Marina Brocca e Sonia Fontana, dell’Art Voice Academy. 

Lucio Battisti è probabilmente l’artista musicale più conosciuto in Italia. È popolare grazie a canzoni che fanno parte ancora oggi della cultura italiana, colonne sonore di generazioni intere, e ancora attuali.  

«Ci sono canzoni che fanno parte del patrimonio genetico di chi nasce e vive nel nostro Paese, l’Italia –racconta il Maestro Diego Basso – Canzoni che, pur appartenendo alle generazioni precedenti si infiltrano nel nostro DNA tramite qualche sconosciuta forma di trasfusione. Prova ne è che ad un certo punto della vita, a nostra insaputa, troviamo in memoria parole e melodie di canzoni apparentemente mai sentite, ma che “ritornano in mente”, canzoni che diventano bagaglio di tutti perché non smettono mai di suonare». 

L’appuntamento veronese sarà un viaggio unico nella musica leggera italiana, capace di attraversare i decenni, colonne sonore di generazioni intere e ancora attuali. Gli eventi che Battisti canta,infatti, è come accadessero davanti ai nostri occhi, ci coinvolgono perché toccano corde che ciascuno di noi ha dentro di sé. Cambia il tempo, la moda, il vestito, il luogo, ma l’emozione è stata, è e rimarrà senza tempo. Che poi è quello che capita a tutti i capolavori. 

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Per informazioni
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