Al Polo Confortini tre piattaforme per chirurgia robotica

 
 

“La Regione del Veneto guarda con attenzione a questa sperimentazione per l’innovazione è uno dei nostri obiettivi principali. Ogni anno investiamo 70 milioni di euro su queste linee di dispositivi tecnologici che permettono di essere molto più precisi nel campo della chirurgia robotica. Siamo consapevoli che oggi la sfida in sanità è anche quella delle applicazioni di intelligenza artificiale che possono garantire miglior qualità di servizi al paziente e risparmi per il sistema sanitario. Accanto a tecnologia, intelligenza artificiale e digitalizzazione su cui stiamo lavorando anche nel PNRR, ciò che fa la differenza e continuerà a farla è il capitale umano. Professionalità e competenza degli uomini e delle donne sono le vere risorse senza le quali le tecnologie sono fini a sé stesse”

Lo ha detto l’Assessore regionale alla sanità e alle politiche sociali intervenendo questa mattina a Verona, presso il Polo Chirurgico Confortini, in occasione dell’inaugurazione di tre piattaforme per la chirurgia robotica dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata.

L’occasione è stata data dall’avvio a Verona di uno studio clinico comparativo di chirurgia robotica con le tre piattaforme attualmente disponibili sul mercato, finora mai utilizzate in contemporanea nella stessa struttura ospedaliera. Da questo mese, infatti, le tre macchine sono tutte installate in AOUI Verona, ed affiancheranno il robot già presente da molti anni.

In seguito alla gara effettuata con la forma del dialogo competitivo, AOUI Verona valuterà l’efficienza, la maneggevolezza e l’efficacia clinico-funzionale della tecnologia robotica delle tre piattaforme che hanno la certificazione europea per la prostatectomia: Da Vinci (Intuitive surgical), Hugo (Medtronic) e Versius (CMR surgical). Il costo complessivo dello studio è di 1.735.000 euro per la durata di un anno, finanziato dalla Regione del Veneto.

La cerimonia di inaugurazione delle tre piattaforme è organizzata da Aoui Verona in collaborazione Università degli studi di Verona. A presentare l’avvio della sperimentazione, alla presenza dell’Assessore regionale alla sanità e al sociale, sono stati il direttore generale, dottor Callisto Marco Bravi, il rettore prof Pier Francesco Nocini, e i due chirurghi direttamente coinvolti: prof Alessandro Antonelli, direttore Uoc Urologia, e il prof Simone Giacopuzzi, responsabile Chirurgia Laparoscopica e robotica del tratto esofageo superiore.

“Oggi il sistema sanitario nazionale non sta attraversando un momento semplice – ha sottolineato l’Assessore alla sanità del Veneto -. Proprio per questo ritengo che il forte connubio tra alta tecnologia, competenza e professionalità sia il valore aggiunto su cui investire e definire la programmazione futura”.

 
 

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