Al Nuovo scoppia “La guerra dei Roses”

 
 

Quarto appuntamento della rassegna “Il Grande Teatro”, martedì 15 gennaio alle 20.45 al Nuovo va in scena “La guerra dei Roses” di Warren Adler, con protagonisti Ambra Angiolini e Matteo Cremon; in scena con loro anche Massimo Cagnina ed Emanuela Guaiana. La regia è di Filippo Dini, le scenografie di Laura Benzi, costumi di Alessandro Lai, luci di Pasquale Mari, musiche di Arturo Annecchino. Lo spettacolo è prodotto dalla Pirandelliana in collaborazione con Goldenart Production.

Il romanzo di Adler, drammaturgo-scrittore statunitense oggi novantunenne, uscì nel 1981, primo di altri, parecchi dei quali incentrati su storie d’amore, come l’ultimo, “Last call”, apparso negli States lo scorso settembre, che narra una love story tra due ottantenni. Nel 1989 “La guerra dei Roses” si tradusse anche in un grande successo cinematografico con la regia di Danny De Vito, interpreti Michael Douglas e Kathleen Turner, soggetto dello stesso Adler, che in seguito ne curò anche una versione teatrale.

«Adler – dice il registaci pone di fronte ad una delle più potenti e straordinarie deflagrazioni umane: la separazione di un uomo e una donna che hanno condiviso un grande amore. Non a caso, il titolo rimanda ad una guerra, e non solo, ad una delle più sanguinose guerre della storia inglese, una guerra nata in “casa” appunto: la guerra tra due rami della stessa famiglia, la Guerra delle due Rose. La messa in scena racconta, infatti, di una guerra. Volutamente si è scelto di affidare tutti i personaggi a soli quattro interpreti, due uomini e due donne. Il signor Rose e la signora Rose e i loro doppi, che interpretano i loro rispettivi avvocati e altri personaggi nei quali s’imbattono i protagonisti. Come in un sogno che non avrà un lieto fine ci divertiranno fino alle lacrime per la loro comicità e ci turberanno nel profondo, poiché sveleranno in modo più o meno consapevole i nostri intimi fallimenti nel comprendere l’ “altro”, l’opposto, all’interno di noi stessi. La vera guerra, forse assai più sanguinosa, si svolgerà dentro di noi, nel percepire vittime e carnefici all’interno delle nostre irrisolte metà, rintanate nelle viscere delle nostre coscienze. Adler ci aiuta, con un sorriso, ad affrontare questa guerra, con coraggio e con leggerezza. E forse ci permetterà di tendere una mano all’altro, per invitarci a uscire da quella “casa” e andare incontro ad un “esterno”, ad un futuro nel quale l’uomo, prima ancora della donna, tornerà ad essere in grado di capire, accettare, dialogare con la sua intima femminilità offesa e deturpata spesso in ognuno di noi».

La storia narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose, lui ricco e ambizioso uomo d’affari, lei moglie obbediente ma mai dimessa, al fianco nella brillante ascesa del coniuge con amore e stima, ma poi desiderosa di realizzarsi a sua volta. All’interno di una cornice perfetta, ad un tratto tutto ad incrinarsi, fino alla rottura finale, tragica.

Giovedì 17 gennaio i quattro interpreti incontrano il pubblico alle ore 18.00 al Teatro Nuovo: ingresso libero.

INFO – Teatro Nuovo, piazza Viviani, 10 – tel. 045.8006100

PREZZI BIGLIETTI

platea € 26,00

balconata € 23,00

galleria € 15,00

seconda galleria € 10,00

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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