La collaborazione tra Soroptimist International Club Verona e Fondazione Museo Miniscalchi-Erizzo ha dato vita a una importante pubblicazione, che sarà presentata al pubblico il prossimo mercoledì 11 dicembre alle ore 17.30 nella sala conferenze del museo Miniscalchi-Erizzo, in Via san Mammaso 2/A.
“Icone russe” è il titolo del catalogo generale che raccoglie tutte le 60 icone, quasi tutte domestiche, donate nel 2013 alla fondazione dalla professoressa Lina Maria Duška Avrese, già docente di Lingua e letteratura russa all’Università di Padova e grande collezionista di questa forma d’arte devozionale.
Alla presentazione, aperta al pubblico, saranno presenti Giovanna Residori, direttrice del Museo Miniscalchi-Erizzo, Giovanna De Finis, presidente Soroptimist Club Verona, Antonio Caldeo, iconografo della Scuola di Seriate e curatore del catalogo, e il fotografo Francesco Sorbini.
La pubblicazione è stata resa possibile anche grazie al contributo ricevuto dal Ministero della Cultura – Direzione generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali.
«Il mio biennio di presidenza si è basato sulla cultura al servizio della comunità, perciò abbiamo organizzato una serie di incontri mensili svolti al museo Miniscalchi-Erizzo insieme al professor Antonio Caldeo, iconografo della scuola di Seriate ed esperto di icone – spiega la presidente di Soroptimist International club Verona, Giovanna De Finis -. Il percorso ha fornito delle chiavi di lettura per conoscere meglio questa forma di rappresentazione sacra. Da qui è nata l’idea, in collaborazione con la direttrice Giovanna Residori, di dare un seguito al viaggio di conoscenza realizzando un libro, quale tributo alla figura di Lina Maria Avrese, che ha donato alla città un patrimonio importante per il nostro sapere».
L’intenzione di realizzare questo volume è stata subito accolta dalla direzione poiché si tratta «di una tra le più significative collezioni del Museo – dichiara Giovanna Residori, direttrice del Museo Miniscalchi-Erizzo -. Attraverso questa pubblicazione intendiamo offrire una visione approfondita della nostra raccolta di icone mettendo in luce il loro significato, il contesto storico e anche la loro bellezza, grazie alle fotografie realizzate con sensibilità e competenza da Francesco Sorbini. Speriamo così di rendere sempre più nota e accessibile la collezione Avrese a un pubblico ampio, e di stimolare interesse e desiderio di conoscenza».
A caratterizzare il catalogo sono la trascrizione di tutte le iscrizioni in slavo ecclesiastico presenti sulle icone e il commento delle immagini con le parole dei Vangeli, degli inni liturgici e delle vite redatte da San Demetrio di Rostov. Il testo riporta quindi le scritte tal quali, in forma abbreviata, quindi segue la trascrizione per esteso del testo e, tra parentesi, la traslitterazione. «Il fine del catalogo è di divenire uno strumento che favorisca la comprensione di questa particolarissima forma d’arte e ne aiuti, almeno in parte, la lettura», afferma il curatore Antonio Caldeo.
Lina Maria Duška Avrese, nata a Verona nel 1928, morì nell’agosto del 2014: a dieci anni dalla scomparsa della professoressa di lingua e letteratura russa, collezionista d’arte, ma anche pittrice e intellettuale, la pubblicazione di questo libro assume un valore documentale molto importante per il contributo che dà alla diffusione della conoscenza di una collezione peculiare.
Ad essa infatti è dedicata una sala al primo piano del Museo Miniscalchi-Erizzo in esposizione permanente, in cui le 60 opere eseguite tra il XVII e XIX secolo riportano i temi fondamentali dell’iconografia sacra ortodossa, come le diverse rappresentazioni della Madre di Dio della Tenerezza, o Eleùsa, il Cristo Pantocratore, le scene della vita di Gesù ma anche le figure dei santi più venerati come Giorgio, Nicola, Serafino e Quirico.