Al Lazzaretto, al via la VII edizione del Festival Grenze- Arsenali Fotografici

 
 

Inaugura venerdì 13 settembre, alle 18.30 al Lazzaretto, la VII edizione del Festival Grenze- Arsenali Fotografici, il festival Internazionale di Fotografia che coinvolge il quartiere di Veronetta e il Bastione delle Maddalene.

Der Verzicht è il concept pensato dalla direzione artistica di Francesca Marra e Simone Azzoni per questa edizione.

Der Verzicht, scrivono i curatori, significa “Fare un passo indietro. Fare un passo laterale davanti a ciò che non si capisce, che non si sa affrontare perché troppo grande, troppo difficile, troppo. Apologia della rinuncia. Elogio della fragilità. Conta ciò che è perdente. Contro l’arrivismo, il superomismo. Contro la lotta, l’istinto e la competizione. Cede la materia, si fa altro. In-potenza, perché l’Atto sia altro dalla risposta”.

Il Festival è organizzato in collaborazione con gli Assessorati ai Rapporti UNESCO e alla Cultura – Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri del Comune di Verona e Università IUSve. Ad affiancare la direzione artistica ci sarà la curatela di Arianna RinaldoGiusi Pasqualini, Luce Lebart e Francesco Biasi. Loro hanno scelto i 5 progetti vincitori della Open Call che saranno esposti al Bastione delle Maddalene.

Ospite d’eccezione del festival è Early Works 1964-1984 di Wim Wenders. La mostra in esclusiva assoluta per l’Italia, raccoglie scatti catturati tra Algeria, Inghilterra, Indonesia, Islanda, Australia, Stati Uniti e Russia.

I soggetti sono i più diversi: panoramiche su paesaggi naturalistici, scorci di quotidianità di paese o metropolitana, vedute liriche e malinconiche in cui l’elemento umano sbiadisce o risalta con forza. Il grande regista offre, in maniera indiretta e non programmatica, una via d’accesso per accostarsi al proprio stile e intuire la visione che anima il proprio sguardo sul mondo. Abbinato alla mostra, curata da Simone Azzoni, il catalogo di LazyDog edizioni.

La mostra è allestita nello spazio de Il Meccanico di via San Vitale 2b.

“Il Festival assume un entità culturale molto precisa e stimolante – precisa il consigliere comunale e presidente della Commissione Cultura Alberto Battaggia – con un format scelto quest’anno che è una chiara presa di posizione filosofica. La rinuncia, il passo indietro rappresentano atteggiamenti che mettono la verità non su un piano di affermazione assoluta ma come una persecuzione, dove la comprensione dell’altro e della realtà è da portarsi avanti con umiltà e disponibilità. Apprezzo la volontà dei curatori di valorizzare le nuove proposte emergenti della fotografia, una modalità per alimentare con nuova linfa un settore molto importante”. 

Eventi ed esposizioni 

Al Bastione delle Maddalene

Ulrike Koeb con “Reduce Reuse Rethink” a cura di Simone Azzoni. Il progetto presenta una raccolta di opere selezionate a ritrarre rifiuti e oggetti di uso quotidiano disposti in modo estetico e cromaticamente armonioso.

I 5 progetti selezionati tramite Open Call

Florence Cuschieri con ‘La Ronde des Hirondelles’ a cura di Luce Lebart e Francesco Biasi. Un progetto che invita a prendere coscienza della diversità delle narrazioni che plasmano le identità migratorie odierne e le molteplici storie che compongono il tessuto dell’esilio.

Annamaria Belloni con ‘Riot’ a cura di Arianna Rinaldo. Riot, nasce nel 2020, è un work in progress che racconta i desiderio di evasione da città claustrofobiche, in bilico nella precarietà, tra desiderio di ritrovarsi e di perdersi in se stessi.

Emilia Martin con ‘I saw a tree bearing stones in the place of apples and pears’ a cura di Arianna Rinaldo. Il lavoro indaga forme, usi e tipologie di reliquie nella tradizione religiosa cattolica.

Ilaria Sagaria con ‘Crisalidi’ a cura di Giusi Pasqualini.Crisalidi racconta i residui, quello che rimane della fanciullezza. Magia e fragilità esistenziale che sembra impossibile trattenere.

Valentine Valette con ‘Ashes of the Arabians pearl’ a cura di Simone Azzoni e Francesca Marra. ‘Ashes of the Arabian’s pearl’ (2021-2023) si concentra sullo sviluppo economico e la pianificazione territoriale del Sultanato dell’Oman.

A Il Meccanico

Francesca Dusini con “Švejk” a cura di Francesca Marra

Il progetto racconta piccoli momenti scattati durante gli spazi tra uno spettacolo e l’altro, le prove, il backstage, con un tocco di ironia e un linguaggio non usuale per il genere della fotografia di spettacolo.

Alla Galleria d’Arte Contemporanea in collaborazione con Isolo17 Gallery

Rolando Cabrera con una selezione da “Modus vivendi” e “No man´s land” a cura di Alain Cabrera e Giovanni Monzon.

Un lavoro che parte da uno spazio intimo, spesso malinconico per fissare le sottigliezze e le complessità stratificate della Cuba quotidiana.

Serena Radicioli con “Non sei più tornato”, Premio Musa a cura di MUSA Fotografia

Un progetto molto personale, un viaggio profondo e intimo, un’esplorazione delle sfumature della vita e delle emozioni che legano l’autrice alla vita del padre che una sera non rientra a casa.

Sezione OFF al Lazzaretto

La sezione a cura di Sara Munari e Lisangela Perigozzo ospita al Lazzaretto:

Valentina De Santis con Non voglio sapere

Chris Kraniotis con Whitout Foundation

Annalisa Lenzi con Aequilibrium

Martinn Miklas con Abyssal Echoes

Valeria Nanci con Storia di una rinuncia.

Programma completo al link www.grenzearsenalifotografici.com.