Aeroporto Catullo – Tenetennare nuoce gravemente alla salute

 
 

Uno, due, tre …

Ricapitolando: SAVE ha il 42% del Catullo, gli atri soci, quindi, il 58%.

SAVE ha i patti parasociali in tasca che scadono ad aprile 2019, e che se onorati le consegnerebbero la società. Così facendo otterrebbe l’agognato annullamento del Catullo e potrebbe vendere la concessione di Brescia, lucrando molti quattrini.

Ad oggi i vari interpreti locali, Arena, Riello, Sindaco, Presidenti di Province nulla hanno fatto, se non dichiarare, Arena escluso, che la partecipazione la vogliono tenere e che gli investimenti vanno fatti.

Con quali soldi?

La Provincia di Trento ha comunicato che 3 milioni da mettere li avrebbe, qualcun altro (CCIAA) un paio li metterebbe altrettanto, e gli altri 15 per l’aumento di capitale finalizzato a coprire le perdite non dichiarate a bilancio (Sentenza ENAV – ndr), chi li metterebbe?

… SAVE, in conto capitale, così da costituirsi il credito verso i soci da escutere con il rispetto dei patti parasociali.

Il ricavo per il Comune di Verona e la Provincia quale sarebbe? Una svalutazione delle quote e una limitazione della partecipazione.

La soluzione possibile ora?

Con il 58%, e i patti parasociali scaduti, la maggioranza cambia C.d.A., nomina tutti nuovi, fottendosene di SAVE, mettendo a gara gli aeroporti per la realizzazione del piano di rilancio che anche qualcuno da fuori vorrebbe, ma non ha coraggio di dirlo, se non nei corridoi delle chiese e a bassa voce.

Cosa ci vuole?

Ci vogliono le palle!

…Stella!

 
 

2 COMMENTI

  1. Ah, come vorrei avere tra le mani una copia dei patti parasociali per vedere che porcata hanno sottoscritto.
    Per quanto riguarda le palle…lasciamo perdere. Vediamo se entro Natale qualche politico o qualcuno “che conta” esce allo scoperto e ci fa un regalo.
    Anche a me piace l’idea di riprendere in mano l’aeroporto con il 58% delle quote e relegare SAVE ad un ruolo marginale. Ma poi deve arrivare un socio forte e competente, altrimenti si rischia di cadere dalla padella alla brace.

  2. Il socio forte arriva se sul piatto c’è anche il controllo, con la garanzia, almeno questa volta, che un progetto di sviluppo ci sia e sia sottoscritto

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here