Quando si parla di masochismo
A breve sarà discusso in Comune il mancato scioglimento di Aerogest, visto che la decsione è di più di un anno fa. I tempi non sono stati rispettati, forse perché nella società, in predicato di scioglimento, è arrivata la “voce grossa” del socio di minoranza, però controllore, e allora tutti si saranno impauriti. Ora che si fa? dopo aver appoggiato gli attributi sull’incudine si procederà allo “smaltimento” delle quote con il martello.
A chi giova? Non pensiamo ci siano persone che adorano il masochismo in Comune, probabilmente per “distrazione” si è tergiversato troppo, e a giovarne potrebbe (condizionale d’obbligo) favorirne SAVE. Ne dubitiamo. In realtà, proprio per il rispetto della normativa di dismissione, il Comune, così come gli atri scoi pubblici, sono “costretti” loro maglrado (non potendo regalare il tutto a SAVE) a formulare un bando pubblico per la cessione al miglior offerente. I patti parasociali sono carta da c…servizi igienici, in questo caso.
Quindi, ormai, siamo alla resa dei conti, e la Corte degli stessi ha bastonato a dovere, tanto da spingere i Nostri prodi Arena e Riello a cercare nuovi padrini, o madrine di copertura.
Gara a chi è il miglior Tafazzi!
Chissà cosa decideranno in Consiglio, magari si aggiorneranno in ragione della proposta del Fondo, che davvero toglierebbe a tutti le castagne dal fuoco, magari mantenendoli con più sostanza in società.
Tafazzi, i “Bulgari” a Palazzo Barbieri, l’ingegnere Cane che progetta l’ampliamento del Catullo….
Insomma, siamo su MAI DIRE “SAVE”….
Siamo alle comiche, ma a Verona non ride nessuno ed invece si piange …
Abbiamo perso 4 anni per dare il via al rilancio del sistema aeroportuale del Garda, ci siamo fatti mettere sotto dalla SAVE di Marchi per colpa di Riello ed Arena ed adesso si parla di gara come unica soluzione ?
Sicuramente qualcosa accadrà presto con l’intervento della Procura, abbiamo superato ogni limite e vada a casa chi non è competente o che lavora per pochi a danno di molti (Veronesi).
Oggi per sviluppare gli aeroporti servono investimenti importanti e conoscenza del business, proprio quello che Verona non ha (e neanche SAVE). Le proposte di sviluppo presentate dall’armata brancaleone di SAVE è solo una scopiazzata (tra l’altro riuscito male) di quello che aveva proposto la precedente gestione con la differenza che il cosiddetto progetto Romeo era un soluzione temporanea ad uno sviluppo di un terminal che avrebbe sodisfatto la domanda di traffico per il medio lungo termine. Mi chiedo se i Trentini abbiano capito bene quello che sta succedendo e così continuando l’apporto che lo scalo di Verona dovrebbe dare al turismo sarà nullo. Ben venga il Fondo, partiamo con il rilanci, si faccia una gara vera sulla base di un progetto di investimenti veri e non chiacchiere. Ho sentito che il Fondo parla di obiettivi di 8 milioni di passeggeri su Verona, bene così, ma muoviamoci !
Alvise