Aeroporto Catullo – Silenzio in sala

 

 

Siamo alla resa dei conti

Giornate febbrili nelle stanze del potere annunciano una prossima resa dei conti definitiva.

I soci Aerogest (nel senso delle Provincie), resi edotti della reale situazione, stanno consultandosi per prendere una posizione univoca nei confronti del socio di “maggioranza relativa” veneziano.

Hanno studiato le carte e verificato che ad oggi SAVE non ha adempiuto a quanto aveva sottoscritto, motivo per il quale i patti (se così si devono chiamare) sono saltati.

SAVE avrebbe dovuto eseguire lavori di ammodernamento delle aerostazioni, avrebbe dovuto rilanciare Brescia, così come detto sia da Marchi che da Arena, avrebbe dovuto sviluppare il Piano Industriale che l’assemblea dei soci aveva approvato nel luglio del 2013, Piano per il quale il fido Arena si era fatto incaricare di trovare quel partner industriale capace dello sviluppo.

Peccato, però, che poi quel piano sia stato cestinato dal partner e che nei patti non siano stati inseriti dei vincoli o delle “sanzioni” nel caso in cui gli investimenti non fossero stati realizzati nei tempi promessi.

Tutto merito degli scudieri Arena e Riello, che hanno gestito la partita a favore di chi avrà promesso palanche, o mirabolanti posti nel gotha della finanza.

Quindi, in buona sostanza, SAVE avrebbe dovuto investire, ma non era sanzionato il mancato investimento.

Domanda: ma chi li ha scritti i patti parasociali?

Domanda due: chi li ha firmati sapeva cosa stava firmando?

Domanda tre: perché ora Arena vuole mollare Montichiari al proprio miserabile destino, provocando così un danno catastrofico per le casse del Catullo intero?

Domanda quattro: ma tutte le categorie economiche rappresentate da Riello e Arena sono supine ai diktat del duo?

Domanda cinque: ma chi glielo fa fare?

Aspettiamo le risposte per tirare le somme