Aeroporto Catullo – Salz Mann

 
 

Camera con vista.

Egregio Presidente Riello, la lettera domenicale è per Lei.

Il Suo indubbio valore, dato dalla provenienza familiare, l’ha ascesa al Governo della Camera di Commercio di Verona.

Incidentalmente si è trovato, Suo malgrado, ad essere il Presidente di Aerogest, società che raggruppa tutti i soci pubblici presenti nella Catullo S.p.A., e ha dovuto rincorrerli per avere il gradimento delle attività poste in essere per la Società.

All’ingresso di SAVE (settembre 2014) aveva al Suo fianco un sindaco che La avallava, Presidenti di Provincia poco scontrosi, altri piccoli soci che neppure messi tutti insieme avrebbero potuto infastidirLa nell’attività di gestione.

Si è così affidato al fato, quel fato benevolo che l’ha accompagnata fino ad oggi. Quel fato che l’ha avvicinata al Doge, portato per mano dal Presidente Arena, e che le ha permesso di essere insignito del titolo di “vassallo”, in qualche nostro pezzo.

In ragione dei patti para sociali da Lei sottoscritti all’atto della cessione delle quote, e del successivo aumento di capitale della Catullo, il governo dell’aeroporto è solidamente in mano al Doge, che da quando è entrato in società ha usato il piano industriale (luglio 2013) approvato anche dal Suo predecessore in assemblea, come direbbe lo stesso Doge, in bagno.

L’ha costumato a tal punto che nel settembre 2015 ne ha preparato un altro, che purtroppo ha fatto la stessa fine…

Stare fermi a guardare non deve essere un bell’esercizio, sarebbe opportuno che sciogliesse l’impasto che la incolla in questa scomoda posizione e si assumesse le responsabilità di presidente del socio di maggioranza.

Il Sindaco di Verona, non il precedente Suo amico, ma l’attuale, Le aveva chiesto, quasi intimato, di porre delle domande circostanziate alla recente assemblea del Catullo, e ciò prima di approvare il bilancio, anche al fine di comprendere che cosa stavate approvando.

Uno scorno del genere al Doge e all’altro Suo amico Arena non poteva permetterselo.

Ha approvato, così, il bilancio senza sollevare obiezioni.

Medesima situazione si è materializzata per il ricorso al TAR deciso in autonomia da parte del C.d.A. del Catullo, senza alcuna discussione in merito.

Una sola domanda: perché?

Il tempo, quello che scandisce il passaggio degli anni, sarà galantuomo.

A ciascuno le proprie responsabilità. Noi abbiamo quella di informare e di porre domande per capire.

Uno scorcio di panorama.

 
 

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