Ci fanno compagnia certe delibere delle giunte…
In Trentino, si sa, sono più sanguigni, e cercano di tutelare al meglio il proprio territorio e i propri interessi, almeno questa sarebbe la loro vocazione!
Sarà l’aria di montagna, sarà il teroldego, o il pinot nero, certo è che quando s’infuriano sembra che scenda a valle una valanga.
I M5S di Trento si sono incazzati! Orpo!
Nessuno li aveva avvisati di cosa stesse succedendo da quattro anni in qua nel Catullo.
Ora che l’hanno scoperto, benedetta sveglia, si muovono lancia in resta e a testa bassa, come sempre d’altronde.
E’ comprensibile, visto che l’unico aeroporto spendibile non potrà essere certo quello di Bolzano, o il Caproni di Trento, ma certamente il Catullo di Verona-Villafranca.
Come potranno far arrivare i turisti e gli imprenditori nel loro pregiato territorio? Magari facendoli scendere con sci e scarponi in laguna e poi con tradotte verso i monti? O con le MTB a spalle nel periodo estivo?
Il territorio, tutto il territorio che gravita intorno al Catullo, ha necessità di un Aeroporto con la A maiuscola, e non di serie B (Hellas a parte).
Così come il valore delle partecipazioni in società devono avere il corretto riconoscimento, e non una marginale valutazione di rincalzo, silente e appiattita sulla posizione di SAVE, giusto perché la FinInt del Doge finanzia a a pioggia progetti in Trentino (http://www.finintsgr.com/it/news/il-fondo-strategico-trentino-alto-adige-sottoscrive-un-minibond-per-5-5-milioni-emesso-da-lefay-resorts), da anni.
Quali azioni ha messo in essere la Provincia Autonoma di Trento e Bolzano per la salvaguardia della partecipazione nel Catullo?
Nulla. Assolutamente nulla. Si sono assicurati, al solito, la Vicepresidenza del Catullo e poi via! In cordata con Fracchia e l’Uomo di Sale!
Come hanno potuto permettere che l’Aeroporto Catullo fosse trasformato in uno scalo low cost, all’opposto di ciò che serve al Trentino?
Anche la riduzione forzata a 4.5 milioni di passeggeri al massimo per lo scalo, come abilmente orchestrata dal Doge (Consigliera Carisano ricorda l’arcano?), avrebbe dovuto provocare la rivolta degli Ötzi…
Tanto i turisti arrivano anche a piedi, hanno pensato.
Il Consigliere Provincialmenteautonomo Degasperi dei M5S ha compreso i danni, ed ora cerca di correre ai ripari (documento allegato)!
Un consiglio spassionato: indossi armatura e elmo, se sei brutto e cattivo ti tirano le pietre.
Alcuni quesiti, tra quelli proposti dal Degasperi M5S, ritornano, come un refrain.
Ve li proponiamo:
1. le verifiche effettuate e le iniziative che intende adottare la Provincia circa la delibera di ANAC richiamata in premessa;
2. la posizione della Provincia e le iniziative che intende adottare relativamente alla situazione dell’aeroporto Catullo con particolare riferimento ai dati di traffico riportati in premessa;
3. gli obiettivi del vigente piano industriale dell’aeroporto Catullo e le conseguenze ipotizzabili per il sistema trentino;
4. gli investimenti effettuati dall’ingresso del socio Save, negli aeroporti Catullo e Montichiari al netto dei versamenti relativi all’acquisto di quote sociali;
5. quali vettori (esclusi low cost e charter) fanno oggi base a Verona e con quali contratti di incentivazione;
6. quali investimenti sono previsti per il 2018;
7. i nuovi voli programmati per la stagione estiva 2018 e il confronto con il 2017;
8. il dettaglio del volume passeggeri per ciascun anno dall’ingresso del socio Save con indicazione di quelli riferibili alla compagnia Ryanair.
Sarà interessante vedere come risponderà il Presidente della Provincia Autonoma, e soprattutto il Vice Presidente del Catullo, trentino “docg”, con a cuore il Trentinterritorio!