Aeroporto Catullo – Propaganda al cubo

 
 

Annunciaziò, annunciaziò!

Questa mattina leggiamo sui giornali locali l’ennesimo esempio di propaganda su tutto quello che non è stato fatto nella Catullo, e che il Presidente Arena, con la Camera di Commercio in testa, vuole venderci pensando che i Veronesi abbiano tutti l’anello al naso. Un manifesto (costato denaro, ma solo tanto per pubblicare) che merita la nostra risposta. Vorremmo ricordare ai Presidenti Arena e Riello che la Catullo S.p.A. è stata sotto controllo della Camera di Commercio, maggior azionista, e tutte le cose che vengono “pubblicizzate” sono state realizzate sotto le Presidenze della Camera di Commercio.

Di seguito i nostri commenti al manifesto pubblicato.

Commento 1 – Dati di Traffico

La matematica non è un opinione, ed Arena continua a parlare di un incremento del 31% durante il periodo a piena gestione SAVE (2015-2017). Nel manifesto è chiaramente indicata in giallo la gestione pre-SAVE ed in bianco quella di SAVE, a partire dal 2015. Se nel 2014 gestione precedente chiudeva con 2.8 milioni di passeggeri e nel 2017 la Catullo movimenta 3.1 milioni di passeggeri, l’incremento nel periodo 2015-2017 è del 10% o circa 300.000 passeggeri che, come dimostrano i dati Assaeroporti, risulta essere traffico domestico low cost. I 2.8 milioni di passeggeri del 2014 contavano traffico senza Ryanair e con gli Hub di Parigi, Monaco e Francoforte ben collegati con molti collegamenti giornalieri, i 3.1 milioni di passeggeri includono 400.000 passeggeri Ryanair ed un chiaro abbattimento del traffico internazionale proveniente dagli Hub precedentemente collegati. Un bilancio, quindi, che non dovrebbe far sorridere Verona ed il suo territorio, quando dall’ingresso di SAVE il traffico internazionale è fermo, e cresce solo il traffico domestico (Palermo, Catania e Bari). Se prendiamo anche in considerazione il 2018, come indicato nel manifesto, con un potenziale incremento del 10% (siamo ancora ad Aprile …), l’incremento durante la gestione SAVE sarebbe del 18% in 4 anni (circa il 4.5% all’anno). Non capiamo perché si continui a dare numeri errati e fuorvianti!

Commento 2 – Bilancio Risanato

Abbiamo ampliamente commentato che i bilanci sotto la gestione SAVE che hanno finalità di breve termine, e che comporteranno danni importanti per la Catullo nei prossimi anni. L’utilizzo di imposte anticipate, investimenti remunerati in tariffa e non realizzati, previsioni di traffico passeggeri molto aggressive a base del contratto di programma, che ha dato una tariffa mediamente più bassa, tagli continui al personale e la gestione creativa degli accantonamenti, come nel caso del debito ENAC, che tra l’altro sarà a carico dei soci pubblici, tutti questi fattori influiscono in modo decisivo sui numeri del bilancio. Paragonare le perdite del 2014 (quasi per intero dovute ad accantonamenti fondo rischi) con il bilancio 2017 è propaganda.

Catullo veniva da una ristrutturazione “lacrime e sangue”, a causa di una gestione consociativa fatta da Presidenti nominati dalla Camera di Commercio, nel 2017 ci saremmo invece aspettati almeno 50 milioni di investimenti fatti e non solamente annunciati, ma questa degli annunci è un’altra storia. Inoltre troviamo totalmente sbagliato paragonare la cassa al 31.12.2017 con un debito di 12 milioni del 2014, non capiamo. I debiti della Catullo erano circa 70 milioni di cui circa 25 dati dal mancato versamento della quota dell’addizionale comunale all’INPS, nel periodo anche di Presidenza Arena. Al 31.12.2014 la Catullo aveva una liquidità di circa 13 milioni e 900 mila euro, al netto dell’aumento di capitale di 23 milioni contro i 16 del 31.12.2017. Considerando il fatto che nessun investimento è stato realizzato, ci lascia quanto meno perplessi avere solo 16 milioni in cassa.

Commento 3 – Più Destinazioni per i Veronesi

Su questo punto troviamo che si sia toccato il delirio senza capire quello che si è scritto. 100 destinazioni le hanno solo gli aeroporti Hub. Verona aveva una situazione unica rispetto a tutti gli altri aeroporti di interesse nazionale in Italia, prima dell’arrivo di SAVE, era collegata con le “onde” delle partenze ed arrivi intercontinentali di ben 3 Hub europei. Con SAVE tutto questo non c’è più e siamo aeroporto low cost di basso profilo. Dire 100 destinazioni è incredibile, chiediamo allora quante ne possono avere Roma, o Milano, o Venezia, 1000? Siamo alla fantasia pura, unica cosa vera e certificata dai dati Assaeroporti è che da 3 anni Catullo non cresce nel traffico internazionale, ma solo in quello domestico legato ai voli low cost. SAVE, oltre a qualche volo Ryanair in ordine sparso, non ha portato un solo vettore nuovo con base a Verona, e soprattutto lo scalo di Brescia Montichiari rimane un aeroporto fantasma senza traffico sia di merci che di passeggeri. Un quadro fallimentare, e c’è veramente poco da essere allegri.

Commento 4 – Ripartiti gli investimenti

Se capiamo bene ci dovrebbero essere dei cantieri aperti, gare bandite un piano industriale in fase di esecuzione. Niente di tutto questo, siamo di fronte ai soliti annunci: niente piano industriale credibile (ci dicono che c’è…), nessun investimento fatto dei 66 milioni (65 in pubblicità) annunciati, nessun bando di gara pubblicato, e soprattutto nessun cantiere aperto. Ma chi vuole prendere in giro il Presidente Arena? Verona ed i Veronesi non sono così fessi da credere che si faranno 150 milioni di investimenti, neanche nel 2030. Verona è stato tra i pochi aeroporti cha ha visto la propria tariffa ridotta per mancanza di investimenti previsti nel contratto di programma.

Vorremmo suggerire ai Presidenti Arena e Riello di non sprecare soldi per pubblicare un manifesto “futuribile” sui quotidiani locali pieno di propaganda. Che vengano spesi per l’aeroporto, anche quei pochi euro, perché ne ha urgentemente bisogno. Vorremmo mettere a confronto le cose scritte nel manifesto con quanto realizzato nello stesso periodo dagli aeroporti di Bologna, Treviso e Bergamo, ma ci sarebbe troppo imbarazzo per i Presidenti, e soprattutto per il sistema Verona. Auspichiamo che venga trovata una soluzione sotto la spinta di ANAC, non si può continuare a vedere la Catullo scivolare nel nulla a danno del territorio.

Venghino signori, venghino…

 
 

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