Belle balle?
Leggiamo il comunicato della Catullo sui risultati del traffico di Agosto 2018 (Catullo – Traffico agosto 2018) con non poche perplessità. È evidente che lo scalo di Verona cresca in linea con il mercato e faccia segnare un positivo +12%, siamo un po’ tutti d’accordo. Questo a conferma che è decisamente un momento magico per il trasporto aereo; nello specifico il Nord Italia con Bergamo e Bologna fanno registrare risultati importanti con tassi di crescita a 2 cifre. Anche il resto d’Europa cresce con lo stesso passo.
Il comunicato della Catullo si riferisce sempre e solamente allo scalo di Verona senza contestualizzare i risultati e soprattutto senza un confronto con gli altri scali limitrofi. Infatti si sottolinea come nel periodo gennaio-agosto siano transitati circa 2.4 milioni di passeggeri, dimenticando che nello stesso periodo nello scalo di Bergamo sono transitati quasi 9 milioni di passeggeri, mentre Bologna ha quasi raggiunto i 6 milioni di passeggeri sempre nello stesso periodo. A Venezia, invece, sono transitati quasi 7.5 milioni di passeggeri ed anche Treviso, nonostante le problematiche ambientali, ha raggiunto i 2.3 milioni di passeggeri. Verona cresce, ma molto meno dei diretti competitors e può raffrontarsi solamente con Treviso, che ricordiamo fino a 5 anni fa movimentava poco più di 2 milioni di passeggeri.
Fatte le dovute considerazioni, non c’è da essere allegri e si vuole sempre nascondere la verità sul Catullo ed i risultati vengon venduti ai Veronesi come qualcosa di importante grazie alla gestione Arena-SAVE. Ma i Veronesi non sono certo dei fessi, sanno leggere bene e vedono chiaramente come è ridotto lo scalo.
Una notizia la vogliamo comunque dare invece; fonti vicino ad Assoclearance, Associazione che gestisce le attività ed i compiti attribuiti dal Regolamento comunitario N. 95/93 (più semplicemente gestisce e attribuisce gli slots, movimenti aeromobili secondo una clearance aeroportuale dichiarata), ci hanno riferito che l’estate 2018 ha visto una richiesta importante di slot (quasi il 50% in più) per lo scalo di Verona, puntualmente respinti al mittente per mancanza di capacità aeroportuale. In altre parole, se ci fosse stata capacità al terminal e piazziali aeromobili, questa estate lo scalo di Verona poteva anche crescere il doppio in numero di passeggeri! Incredibile ma vero, a conferma che la destinazione Verona tira e non è certo SAVE a portare passeggeri; manca lo sviluppo, manca l’aeroporto purtroppo, quello che doveva fare invece SAVE. Se poi i nostri soci Veronesi sono riusciti – incredibilmente – ad approvare un Piano di Sviluppo in buona capacità ricettiva poi ridotto del 50% fino al 2030 rispetto alle precedenti richieste, limitando la futura e potenziale crescita a danno del territorio, c’è da rimanere increduli. I danni fatti dal Presidente Arena & Co sono enormi e saranno scontati nel prossimo decennio – a caro prezzo – dal territorio del Garda.
Abbiamo poi notato la solita sviolinata sugli Hub collegati in cui sono menzionati Francoforte e Amsterdam; sul primo siamo d’accordo, ma non ci risulta che Amsterdam sia collegato con linee multiple giornaliere. Questo però fa parte della propaganda del Presidente che da buon assicuratore cerca di venderci anche l’acqua santa ….
Apprezziamo che sia stato evidenziato il fatto che tra le destinazioni più trafficate ci siano 5 destinazioni domestiche a conferma della metamorfosi del nostro scalo da aeroporto con vocazione internazionale a scalo low cost regionale/domestico.
Nel comunicato abbiamo notato che non si parla dello scalo di Brescia-Montichiari; molto evidente la ragione dietro questa mancanza, poiché è un scalo praticamente abbandonato e fantasma, con un trend sempre più negativo dall’ingresso di SAVE in Catullo. Non parlare di Brescia, che ricordiamo perde quasi 8 milioni l’anno, è segno di resa e incapacità gestionale da parte del partner selezionato SAVE. Non capiamo la ragione per la quale il governo non intervenga !
Infine, il Presidente Arena ci fa sapere di essere soddisfatto dei risultati di traffico di Agosto e, quindi, ci chiediamo se i passeggeri che hanno subito un trattamento da aeroporto di terzo mondo siano anche loro soddisfatti…
Se fosse confermata, quella della negazione degli slot sarebbe una cosa gravissima. E questo si ricollega non solo all’insufficienza delle strutture passeggeri, ma anche dell’ineguatezza di piazzale, vie di rullaggio e pista principale. Un disastro. E ancora non si vede l’ombra di un vero progetto di potenziamento. Semplicemente vergognoso.
di aria fritta trattano come ogni qual volta ci sia da strombazzare dati, che poi comunque non danno visto che si parla di sole percentuali.
Che poi delle prime 5 destinazioni internazionali una è coperta da soli voli charter, ed Amsterdam se cresce così bene perchè non fare un upgrade a KLM (proprietaria di Transavia)?
Per la prima volta è stato citato il volo per Stoccolma (14 rotazioni totali tra giugno e agosto) finora sconosciuto nella maniera più assoluta, chi lo sa se verrà confermato nel 2019…