Chi è costui
Non parliamo dell’anfiteatro, sarebbe troppo importante per ridurlo in un solo articolo, essendo materia in fermento.
Parliamo del Presidente, colui che guida l’aeroporto (le due concessioni) da 8 anni ininterrottamente, chiamato a presiederlo il 28 giugno del 2011 con l’impalmatura del già sindaco Tosi (http://m.larena.it/territori/città/catullo-paolo-arena-eletto-nuovo-presidente-1.2821623).
Il Presidente era indicato dalla Camera di Commercio di Verona, fatalità quella in cui poi il medesimo caldeggia e ottiene la presidenza per l’amico Riello.
Illuminante leggere le dichiarazioni dell’epoca dei partecipanti alla società. Non era ancora all’orizzonte il “Partner Industriale” per lo sviluppo del “Grande Polo Aeroportuale del nord Est”, e l’aeroporto contava 3.385.794 passeggeri.
C’erano parecchie grane da risolvere, e l’esperienza da fare sul campo, non avendo mai gestito un aeroporto, tant’è che chiama come Direttore Generale, molto capace e di importante esperienza internazionale, un mostro sacro del settore, capace di aver ristrutturato e lanciato Joannesburg, Cape Town, Malè (Maldive) ed Istanbul (Sabina Gokcen), tra gli altri, l’italo canadese Ing. Carmine Bassetti.
Questa è stata l’unica intuizione felice avuta in otto lunghi anni (http://www.veronaeconomia.it/leggi-notizia/argomenti/economia-veronese/articolo/carmine-bassetti-e-il-nuovo-direttore-generale-della-catullo-spa-la-societa-di-gestione-degli-aer.html).
Il compito del Presidente era quello di rilanciare tutti e due gli scali del Sistema del Garda, facendo decollare Brescia – Montichiari e consolidando per il rilancio Verona.
I bilanci non erano a posto, ma con l’aiuto del DG aveva imboccato “la retta via”, gettando le basi per il definitivo rilancio del “Sistema del Garda”.
Troppo scomoda per i veneziani che, annaspando in laguna, avevano necessità del traffico come i pesci dell’acqua.
Infatti cosa accade, sotto la sapiente regia del Presidente? Accade che approvato il bilancio del 2012, e contestualmente il Piano Industriale di rilancio nel luglio del 2013, il nostro si fa attrarre dalle sirene lagunari, che con canti prosaici mediati da Confindustria e dal suo mentore sindaco, lo convincono, che la partita per il rilancio deve passare nelle mani di SAVE.
E così accade. Il Nostro si fa insignire di un mandato esclusivo e ad personam per trattare in esclusiva con il Doge che, lesto e avvezzo, in un sol boccone si pappa il Presidente, e le concessioni.
Quale responsabilità imputargli?
Tutte?
Un Presidente che verifica, e di tempo ne è passato (almeno 4 anni), che il partner scelto è “una sòla”, avrebbe dovuto rassegnare il mandato da tempo e liberare il posto per permettere davvero un ricambio integrale, fermo restando il fatto che l’ingresso di SAVE in società è illegale, per come confermato da ANAC, AGCM e Corte dei Conti.
Quindi l’ulteriore responsabilità è quella di aver permesso un ingresso dal buco della serratura, proprio quel buco utilizzato per spiare le mosse di rilancio da parte del Doge.
La somma delle presidenze in capo al Nostro vede anche il governo di Confcommercio Verona, che proprio di turisti, e quindi anche di traffico aeroportuale, vive.
Come ha tutelato il proprio territorio il Presidente sceso da Caprino?
I numeri sono chiari e facili da commentare.
Variazione percentuale del traffico passeggeri dei primi 15 aeroporti italiani dal 2011 al 2018
Treviso + 206,84%
Napoli + 72,01%
Olbia + 58,71%
Bergamo + 53,66%
Catania + 46,14%
Bologna + 44,43%
Firenze + 42,01%
Bari + 34,95%
Palermo + 32,65%
Venezia + 30,14%
Milano Malpensa + 28,04%
Roma Ciampino + 21,57%
Pisa + 20,49%
Brindisi + 20,26%
Lamezia Terme + 19,28%
Cagliari + 18,04%
Roma Fiumicino + 14,18%
Torino + 9,90%
Verona + 2,02%
Milano Linate (soggetta a limite dei voli per legge) + 0,66%
Serve altro?