Aeroporto Catullo – La grande bufala

 

 

IL DILEMMA CORNUTO.

Possiamo essere contenti dell’arrivo dei Russi, almeno non diremo “Mamma li Turchi”. Di fatto anche questi potevano esserci scippati da SAVE, perché il Doge ha insistito affinché scendessero, impantanandosi, in laguna.

Ma i Russi sono tosti e vedono Verona, ed il suo territorio, molto appetibile per gli scambi turistico-commerciali, anche per i buoni uffici che il Console Onorario della Federazione Russa in Verona, Prof. Antonio Fallico, usa da diversi anni con il Forum Euroasiatico, appuntamento annuale immancabile per chi vuole conoscere il mondo russo e intrattenere rapporti commerciali, e con l’Associazione Conoscere Eurasia.

Fracchia gioca con gli aeroplani, e l’Uomo di Sale guarda sorridendo, come Stanlio ed Olio alle comiche.

Le comiche, quelle che vengono ripetute sugli investimenti che mai si faranno. Ora, a quattro anni dal regalo al Doge, sembrerebbe che forse, si fa per dire, magari si spera, per fine anno saranno aperte delle gare per dei lavori non specificati, che saranno eseguiti, ricorsi al TAR permettendo, dai primi mesi del 2019…

Quindi, a cinque anni dall’ingresso dell’investitore che doveva rilanciare l’aeroporto, partiranno degli appalti UFO (o UFA visto che parliamo di Appalti), sorge spontanea una domanda: ma davvero, Mister Day, SAVE era l’unico investitore possibile? E ne segue a ruota un’altra: siamo sicuri DG Carisano, che nulla di diverso ci fosse all’orizzonte e che solo con il Doge, che non riesce a rimborsare i fondi che lo hanno finanziato, fosse possibile sviluppare l’aeroporto?

Nel frattempo giochiamo pure con i modellini, e disegniamo futuribili stazioni con “finger”, tanto i Veronesi sono dei poveri mona che si bevono tutte le s…te che leggono sui quotidiani prezzolati.

Nel dubbio un corno di qua ed uno di la…