Cosa succede in Catullo?
Ryanair annuncia voli per la prossima stagione ed esclude Verona…
Ma come? Non sarebbe stato il Catullo la punta di diamante del Low Cost, e dei Charter per il famosissimo Grande Polo Aeroportuale del Nord Est?
Qui neanche San Zeno può fare più il miracolo….
L’annuncio della Ryanair dice testualmente “Arrivano a quota 450 i voli operati dal vettore low cost irlandese nella Penisola”.
È sicuramente una programmazione importante e aggressiva sull’Italia per l’estate 2019, con 53 nuove rotte e oltre 450 connessioni, che permetteranno di trasportare 40 milioni di passeggeri nei 29 aeroporti italiani.
Le nuove tratte sono così distribuite:
5 nuovi voli in partenza dall’aeroporto di Bologna per Amman, Corfu, Kaunas, Londra e Marsiglia;
1 rotta da Brindisi per Memmingen;
3 da Catania per Atene, Marrakesh e Siviglia;
6 da Cagliari con destinazione Budapest, Baden, Dublino, Porto e Siviglia;
1 da Lamezia per Malta; 5 da Milano Bergamo per Amman, Brno, Faro, Southend e Sofia;
2 dall’aeroporto di Milano Malpensa verso Kaunas e Tenerife;
9 da Napoli per Malaga, Bordeaux, Exeter, Marsiglia, Marrakesh, Nantes, Cork, Chania e Rodi;
3 rotte da Palermo per Bordeaux, Praga, Budapest;
1 da Perugia per Malta; 2 da Pescaraverso Bucarest e Praga;
2 da Pisa per Bruxelles e Praga; 1 da Roma Ciampino con destinazione Poznan;
1 da Roma Fiumicino per Rodi;
6 da Treviso verso Bordeaux, Fez, Praga, Manchester, Siviglia e Vilnius;
1 da Torino per Fez;
1 da Venezia con atterraggio a Southend.
Tutto magnifico, l’Italia rappresenta un mercato importante ed i nuovi voli per l’estate 2019 lo dimostrano.
E Verona, e il Catullo?
Fanalino di coda in tutti i sensi, gli altri scali crescono con nuovi voli e Verona sempre al palo (o con un palo …).
Per Verona c’è da segnalare che Ryanair chiude i voli per Madrid (dal prossimo Marzo) e Berlino da subito, una Caporetto completa.
Chi lo sa che ci dirà adesso il Presidente Arena che ormai non parla più, se non per minacciare querele per la forma dell’informazione?
Niente investimenti, niente risanamento con un aumento di capitale che urge, ed adesso anche niente Ryanair che gli gira le spalle….
Evviva le scelte fatte con SAVE partner Industriale che doveva fare miracoli, evviva gli annunci di investimenti strabilianti che altro non sono che un progetto rivisto che porta a niente e senza quel cambio di rotta che tutti si aspettavano, evviva i Presidenti Arena e Riello che ancora preferiscono cedere tutto a Marchi invece di guadrare al mercato che si affaccia, evviva noi poveri Veronesi che tutto questo lo abbiamo subito senza che la politica locale facesse qualcosa per cambiare le cose…
Evviva noi poveri diavoli … in attesa della Nostra Signora del Soccorso.
(Patrona d’Australia – Fonte Wikipedia)
un rilancio con i controcaRRi lo vedo solo qui https://www.airport.genova.it/traffico-settembre/ dove l’internazionale aumenta del 34% su base annua.
Non comprendo (ma posso immaginare le cause) questo continuo accanimento nei confronti dell’aeroporto veronese. Credo che ciò sia funzionale ad una lotta tra fazioni interne alla gestione, le quali dal bilancio 2012-2013 e successivi nulla avrebbero potuto dare senza l’intervento di SAVE. In quei periodi la situazione finanziaria ed i bilanci della “Società Aeroporti del Garda”, cui il Catullo appartiene, registrava circa 30 milioni di passivo, con debiti scaduti verso le banche per circa 22 milioni di euro ed era oltre il limite della bancarotta. Dov’erano i soci, gli enti, gli amministratori, i rappresentanti delle otto società partecipate-tutte in passivo- i politici ognuno in rappresentanza di una parte di questa torta….Il Catullo, all’epoca, non era più in grado di garantire l’ordinaria amministrazione della società e senza Marchi non sarebbe stato più in grado di saldare neppure le bollette della luce. Vi invito a leggere la relazione al bilancio 2012 dei revisori con i dieci rilievi mossi agli amministratori di allora.
Caro Ralf! E pensare che, in occasione del ritorno di Ryanair a Verona, si parlava apertamente di possibile base al Catullo e, addirittura, del ritorno della low-cost irlandese a Brescia Montichiari. Il tappo (probabilmente) messo da SAVE all’aumento dei voli di Ryanair e Easyjet da Verona è davvero incredibile. Per quanto riguarda quanto scritto dal signor Braga, ebbene, non mi pare che ci sia accanimento verso l’Aeroporto, dove lavora tanta gente di buona volontà, mi verso chi lo sta affossando, negando ad una città come Verona un aeroporto degno di una media città europea. Il risanamento della società di gestione poteva essere fatto in altri modi, eventualmente con una vendita delle quote ad un soggetto privato con un adeguato e regolare bando di gara, ma le cose sono andate in modo differente ed adesso se ne vedono, purtroppo, le conseguenze.