Ci voleva il virus?
Il re (almeno cosi chiamiamo ora il Doge) è nudo.
L’intervista che ha rilasciato alla catena de Il Mattino di Padova, a La Nuova Venezia e altri quotidiani lontani da qui, è chiara.
Nessun investimento! Nada, Niet, Nein, No!
Non stiamo facendo gli sciacalli, ovvio, ma il refrain “l’avevamo detto” risuona come le campane del campanile di piazza San Marco, o come il Nostro Campanile di San Zeno.
Quindi ora è chiaro anche ai sordi e ai ciechi che mai ci sarebbero stati investimenti su Verona e Brescia, e che quanto agitato fino ad ora era il simulacro del nulla.
Da dove arrivano i 100 milioni di investimenti sospesi su Venezia? Con quali quattrini? Quelli dei fondi? Quelli dei bilanci delle partecipate?
E’ arrivato il momento, seppur in piena emergenza, di chiudere definitivamente questa brutta storiaccia tutta italiana, di lasciar andare i Presidenti anche veronesi che fino ad oggi hanno illuso con le solite storie di finanziamenti e progetti Romeo, e aprire a chi, anche in questa fase di incertezza (che in ogni caso passerà), ha la capacità economica e soprattutto la visione corretta di lungo periodo per rilanciare sia Verona che Brescia.
Sarebbe un colpo di volano e di ossigeno all’economia del territorio, proprio ora che è stata messa in ginocchio più che dal Covid19, da un governo di incompetenti e prestati alla politica del traccheggio, magari amici del re…
Vediamo chi tra tutti i soci ha le “campane” giuste.
Din don dan!
Gerardo Grote