Aeroporto Catullo – Il Bilancio a spicchi d’arancia tarocco

 
 

Sulla lama del rasoio

L’Aeroporto Catullo ha ricevuto la notifica del precetto da parte di ENAV almeno 3 mesi fa, come abbiamo dato nota ieri nell’articolo… e come confermato da Fracchia oggi su il Corriere.

La somma complessiva dovuta ad ENAV dovrebbe aggirarsi intorno ai 24 milioni, ed è relativa a più periodi. Dopo la richiesta di sospensiva al giudice, SAVE ha trattato una soluzione di compromesso con ENAV, che i ben informati dicono sia naufragata. Per questo è in arrivo la prima trance del pagamento, come ha evidenziato l’On.le Businarolo di M5S, di 13 milioni di euro.

E’ singolare che Fracchia s’infuri con la On.le M5S per aver la stessa avanzato dubbi e sollevato questioni che, oltre che economiche e amministrative, sono politiche.

Se la critica non è accettata, e se provoca una reazione scomposta, vorrà dire che qualcosa di vero c’è…

Ora sorgono ulteriori quesiti che, se dovessero trovare risposte positive, aprirebbero un altro fronte ulteriore, oltre all’abuso d’ufficio, le false comunicazioni sociali.

Meglio per Fracchia consultare un legale per l’ipotesi d’abuso d’ufficio indicata dalla Procura, che non per querelare l’On.le Businarolo, che ha posto dei dubbi e quesiti legittimi.

Nell’ultima assemblea è stato approvato il bilancio del Catullo, nonostante i quesiti del Sindaco Sboarina e del Presidente Pastorello tramite Aerogest, e che ad oggi non hanno avuto risposta, e nonostante l’astensione della Fondazione Cariverona che aveva evidenziato le irregolarità.

Inoltre anche il Collegio Sindacale aveva suonato la sirena di allarme proprio per la sentenza ENAV e per il peso economico della stessa.

Perché l’importo non è stato accantonato interamente, secondo sentenza, a bilancio?

Ma si sa, il Doge digerisce anche i sassi, asfalta tutti e prosegue dritto per la sua strada.

Se quanto ipotizzato fosse vero, verosimile già lo è, si manifesterebbe una situazione a dir poco scandalosa, e al limite del reato. Sembra che SAVE, ben conscia dell’impossibilità dei soci pubblici di mettere mano al portafoglio, voglia usare proprio la questione ENAV per salire in quote societarie e acquisire, in barba ad ANAC (già disse il Doge che la delibera era utile in bagno), la maggioranza del Catullo, anche in considerazione della riduzione del capitale sotto i 2/3 ex. art. 2446 c.c..

Questa manovra sembra voler accelerare la salita di SAVE nel Catullo, magari con il benestare di Fracchia e dell’Uomo di Sale, certamente non dei soci pubblici dissenzienti, che attendono le risposte da parte del Doge.

Tutte domande che urgono risposte.

Nel frattempo vengono annunciati sui giornali locali i voli estivi per mete vacanziere da Verona, voli che tra l’altro ci sono da sempre e sono sempre gli stessi. Ben diversa la strategia che SAVE sta mettendo in atto che evidenzia l’incremento di voli internazionali. A Verona si parte per Mykonos, da Venezia per il resto del mondo…

Anche il Trentino si muove, ora cosa risponderanno i “Presidentissimi del Guasto”?

Leggiamo (finalmente) che anche la Provincia Autonoma di Trento dovrà prendere posizione, il suo consigliere M5S, Filippo Degasperi, è andato giù con l’accetta, evidenziando come sia tutto sbagliato e che in Provincia di Trento non si sia mai parlato di tutti i problemi del Catullo: possibile che quelli della Provincia di Trento non capiscano la strategia del ridimensionamento del Catullo messa in atto dal Doge?

La Procura interverrà nuovamente? La Corte dei Conti metterà nell’angolo Joker e chiederà lumi per la cessione a prezzi di saldo del 2%, origine di tutti i mali?

Gli altri politici Veronesi si faranno sentire, o lasceranno campo aperto agli M5S?

Pelo e contropelo

 

 

 
 

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