Aeroporto Catullo – Giochi proibiti

 

 

Battersi per il Catullo

Ieri in Catullo si è tenuto l’incontro tra tutti i parlamentari veronesi e bresciani della Lega, oltre al coordinatore provinciale Nicolò Zavarise, e SAVE.

Per SAVE erano schierati: Arena, Riello, Sboarina e la Scarpa.

Nulla di nuovo sotto il sole, se non la conferma di quanto abbiamo raccontato dal lontano 2018 ad oggi. La trama pro SAVE era evidente, la richiesta di chiarimenti necessaria.

E’ stato un incontro al calor bianco, non bianco Dama, ma con fendenti da ambo le parti, e tra questi quello che ha visto protagonista il presidente di Aerogest che supportato dai sodali ha chiesto un posto per sé nel prossimo CDA.

Forse siamo stati poco chiari con l’inchiesta, e forse c’è chi è un po’ leggero nell’affrontare certe situazioni, fatto sta che in ogni caso non è stato fatto alcun passo in avanti e il Catullo è tuttora fermo.

Nessuno da Venezia ha chiesto la riapertura (nonostante il Presidente Arena dica che l’Aeroporto è aperto), e nessuno ha programmato voli.

Addirittura PARMA (l’Aeroclub dove atterra Mr. Barilla) ha dato la propria disponibilità per ricevere i voli in surplus per Covid-19 da Bologna e Bergamo. Vuol dire che di traffico ce n’è, basta andare a prenderlo.

Queste riflessioni e quelle relative ai progetti di sviluppo dell’aerostazione, che non siano il solito Romeo, sono state tramutate in richieste, che da SAVE riceveranno il silenzio.

Il tempo corre, i possibili investitori potrebbero stancarsi di aspettare delle decisioni che tardano ad arrivare da un bel po’; ora che i giochi sono stati svelati, c’è da aspettarsi di tutto, anche che facciano indossare un maglione multicolor all’Hangar… per camuffarlo e non parlarne più.

Forse l’ultimo passaggio, quello del gol, dovrà vedere un impegno civico vero e determinato, che magari affianchi la politica sana che vuole lo sviluppo.

Senti come batte…

Gerardo Grote

Aeroporto Verona, la Lega incontra i vertici dello Scalo: “Non servono proclami, serve cambio di passo”

Roma, 12 giu – “E’ finito il tempo dei proclami. Serve un netto cambio di marcia, ancor più dopo i danni prodotti dai blocchi: l’aeroporto Catullo è fondamentale per l’economia del territorio, duramente piegata dall’emergenza Covid-19, ed è strategico per il futuro, anche in chiave Olimpiadi 2026. Prendiamo atto della disponibilità dei vertici del Catullo al dialogo, dimostrato anche nell’incontro di questa mattina da noi richiesto. La Lega tuttavia non smetterà di sollecitare nuovi e rapidi passi avanti nei progetti di sviluppo. Il confronto con gli altri scali, anche di territori vicini, non è per noi sufficientemente positivo. Rimangono molti punti interrogativi da dirimere. Uno su tutti: il progetto ‘Romeo’ di rilancio dell’aeroporto, su cui continueremo a pretendere chiarezza, trasparenza, e soprattutto coinvolgimento. La Lega è e sarà impegnata ad ogni livello istituzionale per il potenziamento del Catullo e il monitoraggio dell’attività, dei progetti e dei risultati. In Parlamento abbiamo presentato emendamenti ad hoc al decreto rilancio, tra cui uno per chiedere risorse (60milioni per il 2020 e 31 per il 2021) per la realizzazione di un collegamento ferroviario tra l’aeroporto e la stazione di Verona Porta Nuova. Non smetteremo di formulare proposte, avanzare richieste, sollecitare i vertici. Deve essere garantita l’assoluta priorità del territorio rispetto agli interessi del socio privato”. 

Così il commissario provinciale della Lega Nicolò Zavarise, con i parlamentari della Lega a margine dell’incontro tenuto oggi con il presidente dell’aeroporto Catullo Paolo Arena e i rappresentanti di Save.