Aeroporto Catullo – E ora di cambiare aria

 
 

Il cielo è sempre più marron.

Giornate convulse in Catullo e tra i soci.

La sentenza che condanna al pagamento in favore di ENAV ha disintegrato il C.d.A. del Catullo che ancora oggi è in seduta aperta per cercare di risolvere la grana.

Il ventilatore gira a manetta e sparge merda che ormai ha colpito tutti.

Nemmeno la Dama Bianca è in grado di tenere a bada la situazione e invoca l’aiuto di Fracchia e dell’Uomo di Sale. Molto defilato ed in silenzio Mister Day, meno defilata e più invischiata la sua DG. Nessuno è immacolato.

E’ una Caporetto.

Il Dott. Cazzanti, AD sospeso, in buona sostanza è stato esautorato e tutte le deleghe sono in mano alla Dama Bianca, che oltre essere AD di SAVE, ora è anche Consigliere Delegato plenipotenziario (nuova figura che  è necessario verificare se presente in Statuto).

SAVE controlla tutto… anche il respiro dei dipendenti, quante volte vanno in bagno e con chi chattano in privato, alla faccia della privacy.

E’ giunta l’ora di fare un profondo repulisti, di cambiare tutto il management, di riprendere in mano lo scalcagnato aeroporto Catullo e di farlo decollare.

I soci pubblici non metteranno quattrini per la sentenza da pagare, SAVE non può salire oltre la quota che già possiede, l’unica alternativa è vedere impegnata finanziariamente la Fondazione che ha liquidità e che, se sostenuta dal Comune, dalle Provincie (VR-TN), oltre che dalla Camera di Commercio, può traghettare l’Aeroporto verso chi si impegnerà a sviluppare il Piano Industriale 2013 – 2022, l’unico vero piano che può risolvere la partita a favore del territorio.

Nel frattempo La Procura della Repubblica aggiungerà un capo d’imputazione su cui indagare: “Le false comunicazioni sociali”.

Il bilancio prevede un accantonamento di “soli” 7 milioni di cocuzze per una sentenza che era conosciuta e che ne indica 26.

ENAV vorrebbe chiudere la prima tranche a 13.5, e contrattare il residuo.

Se i soldi ci fossero stati, cosa impossibile perché altrimenti il bilancio sarebbe stato chiuso in perdita, non saremmo qui a parlare della merda volante.

A questo punto, per dovere e rispetto verso i soci e i loro rappresentati, è doverosa una dimissione in blocco del C.d.A. con sostituzione immediata.

La porta è aperta, come il C.d.A., favorite l’uscita, grazie.

L’ultimo spenga il ventilatore…

 

 
 

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