Il pacco vuoto
La Nuova di Venezia e Mestre pubblica un interessante articolo a commento dell’iper ampliamento di SAVE a Tessera. (https://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/12/19/news/sviluppo-save-prime-critiche-basta-con-il-gigantismo-1.17580786/amp/)
Scorrendo il testo appaiono evidenti le critiche che il territorio muove nei confronti di un progetto che nulla aggiunge a Venezia, se non nuovo traffico veicolare ed inquinamento.
Si legge che l’aumento del numero delle piste di volo non è ben visto, anzi osteggiato.
Chi parla è Gabriele Scaramuzza, componente della Commissione Trasporti della Città Metropolitana di Venezia ed in quota PD.
Certamente non parla per “partito preso”, visto che il PD ormai si è squagliato come un gelato al sole d’agosto, ma per competenze acquisite sul lavoro.
Il faraonico progetto del Doge, che anche nella “sua” terra viene indicato come despota, è criticato sotto tutti i punti di vista.
Viene da chiedersi, ma allora è vero che era solo una boutade per alzare la cortina di fumo e mitigare gli effetti della difficoltà di rimborso del debituccio da 800 milioni verso i fondi?
Come diceva il Senatore Andreotti “A pensar male si fa peccato ma ci si azzecca”.
Quindi ora, visti i mal di pancia lagunari, sorge spontanea un’altra domanda: “ma dove li trova i soldi per sviluppare Verona peggiorandola (ossimoro)”?
Tanti annunci fuffa, posizioni incrostate nella loro radicalità, spingono nel baratro il Catullo e spengono le lucine a Montichiari.
Il desiderio che esprimiamo è che Babbo Natale ci porti un bel regalo con fiocco, un biglietto della lotteria che saltelli come un canguretto, e passi la voce alla Befana che con ramazza e carbone spazzi via i “conta bale”!
La paura fa 90. Tra Procura e commissariamento è tutto un rincorrersi di incontri per salvare capre e cavoli. Il 2019 si annuncia scoppiettante.