Il debituccio pagato da Verona
Da il “Corriere di Verona” di oggi 22 aprile 2018: “SAVE il raddoppio di Venezia rende sostenibile il debito bancario”.
https://www.pressreader.com/italy/corriere-di-verona/20180422/281818579432030
Tanto tuonò che piovve.
Letto l’articolo a pagina 17 del Corriere, ora anche a Ray Chrles sarebbe evidente la strategia del Doge, Verona compressa e ridotta ai minimi termini per pagare il debituccio da 440 milioni di euro di Venezia, debito comprato dalle banche insieme alle quote per una somma complessiva di un miliardo.
Ora cosa diranno i “4 dell’Ave Maria”? Reciteranno qualche preghiera per salvare il proprio posteriore, visto che ormai tutta la strategia è svelata?
E la Procura di Verona, con quella di Venezia della Corte dei Conti dormiranno ancora sonni tranquilli dinnanzi ad ANAC che aveva suonato la sveglia?
Alzare la voce non serve, ma sappiamo che il Doge, sanguigno e vampiro, ulteriormente urlerà che Verona funziona e che tutti sono allineati con la strategia della morte civile del Catullo.
La sfera di cristallo non ci si addice, però funziona…
E’ tutto lì, nero su bianco.
Mettete mano al portafogli.
Vorrei ricordare che per l’11 Maggio 2018 è stata convocata la Conferenza dei Servizi relativa all’Accertamento della Conformità Urbanistica del Masterplan dell’Aeroporto Catullo.
http://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/conferenza-servizio/2018-04/Convocazione%20CdS%20OK.pdf