Aeroporto Catullo – Avevano detto…

 
 

Le parole sono pietre

Armatevi di pazienza e leggete fino in fondo, navigando nel web.

Il 13 settembre 2013 (Aeroporti, Enac: Save valuta acquisizione 5% Catullo -13 set 2013 – ilVelino/AGV NEWS) Il Direttore Generale di ENAC Alessio Quaranta presentava una relazione al CDA nella quale dava nota dell’incontro di due giorni prima tra SAVE e Arena. Si erano confrontati ed era l’inizio dell’operazione di occupazione del Catullo.

Il 5% era la quota. Con il 5% Enac non aveva voce in capitolo, e nemmeno il Ministero, poiché non spostava nulla della governance.

Di fatto Arena si era fatto dare mandato dal CDA di ricercare un partner per lo sviluppo del Piano Industriale, che di lì a poco (Luglio 2013) sarebbe stato approvato.

L’operazione chirurgica d’ingresso era stata sottoposta all’assemblea del 27 agosto 2013 e, di fatto, come anticipato da organi di stampa prevedeva l’ingresso per lo sviluppo del Piano Industriale approvato (http://www.bergamonews.it/?p=178633).

Nel luglio del 2013, però, non era solo SAVE interessata, ma anche Amp Capital, un Fondo Australiano (fonte https://piti.forumfree.it/?t=66369653#entry537892713).

Quindi qualcuno d’interessato oltre a SAVE c’era. SACBO, Amp Capital tra gli altri e tra questi anche Corporation America, che gestisce 51 aeroporti in Sud America.

Tra l’altro il Fondo sudamericano aveva espresso perplessità per la procedura scelta… (https://wikiairest.wordpress.com/2013/08/27/save-catullo-stretta-a-ottobre/) avendo manifestato interesse il 26 agosto 2013, quindi in tempo per qualsiasi valutazione.

Nonostante tutto Arena tira dritto e il 28.10.13 si fa autorizzare dall’Assemblea ad aprire una trattativa esclusiva con SAVE  (Comunicato Stampa Catullo: https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2014/news/1854).

SAVE aveva ben capito che il Catullo, con il nuovo DG Ing. Bassetti, presentato il 27.03.12 (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2012/news/1484) avrebbe avuto sviluppo, tant’è che già nel 2011 il traffico stava migliorando, nonostante i buchi in bilancio dati dalla gestione politicizzata dello scalo (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2012/news/1468). Quindi avere un competitor scomodo in fianco, e debiti da pagare, obbligava a fagocitarlo. Da notare che nemmeno oggi siamo tornati ai livelli di traffico del 2011.

Il traffico del 2013 era in crescita, anche su Montichiari (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2015/news/1993), e il bilancio veniva approvato (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2014/news/1930), la perdita era di solo €.3.2 milioni, quindi non c’era alcun fallimento in vista.

Nell’aprile del 2014 Verona offriva mete nazionali, internazionali e intercontinenatali: Bari, Cagliari, Lampedusa, Catania, Napoli, Olbia, Palermo, Roma; mete internazionali quali: Londra, Parigi, Monaco, Francoforte, Mosca, Bucarest, Chisinau, Tirana, Fuerteventura, Creta, Karpatos, Kos, Ibiza, Las Palmas, Manchester, Marsa Alam, Marsa Matrouh, Minorca, Mykonos, Monastir, Pristina, Rodi, Santarini, Sharm El Sheikh, Djerba, Tenerife, Gran Canaria, Tel Aviv e quelle intercontinentali quali Boavista, Sal Capoverde. (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2014/news/1900) Non era in default e lo sviluppo era su una buona strada. Il Piano Industriale che stava per essere approvato indicava 140 milioni circa d’investimento, con il Progetto Romeo, avancorpo dell’aerostazione, e successivamente il progetto Giulietta, la ristrutturazione con ampliamento integrale dell’aerostazione e l’acquisizione della Margherita Nord (dalla Società del Ministero della Difesa, deputata alla gestione degli immobili – https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2014/news/1882).

L’alba di un nuovo giorno era arrivata e finalmente, con un vero partner industriale, lo sviluppo di Verona e Brescia sarebbe arrivato.

Il sistema del Garda poteva decollare (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2013/news/1734), ma faceva troppa paura a Venezia, poiché avrebbe “mangiato” traffico anche a SAVE.

Il Sistema funzionava, tanto che si aprivano nuove collaborazioni con vettori interessati al territorio e a ciò che Verona ha da offrire (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2013/news/1748, https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2013/news/1758, https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2013/news/1782), Monarch aveva attivato un volo per la stagione estiva con lo scopo di portare in Città, all’Opera, passeggeri inglesi, Lufthansa aveva attivato un servizio First Class con limousine, e Air France, che aveva tre voli quotidiani, aveva introdotto la prenotazione online. Tutto a gonfie vele.

SAVE, fiutato il pericolo, si avvicina, o avvicina qualcuno… e così viene dato spazio ad una trattativa, inutile, che ha portato Verona e Brescia al ridimensionamento.

L’occupazione si consolida il 10.10.2014 (https://www.aeroportoverona.it/news_t3/a2014/news/1955) e vengono nominati un po’ di notabili nostrani… sia in CDA che nel Collegio Sindacale.

Grandi annunci di sviluppo, dopo l’ingresso, si sono succeduti, così come notizie infondate che giustificassero l’ingresso del partner industriale.

Meridiana, che nel giugno 2014 aveva incrementato i voli (https://corrieredelveneto.corriere.it/verona/notizie/cronaca/2014/24-giugno-2014/meridiana-nuovo-voli-verona-direzione-mykonos-santorini-rodi-223453673576.shtml), nel 2015 lo lascia (https://www.vvox.it/2015/03/18/verona-meridiana-abbandona-il-catullo/).

Così Air France che passa a Venezia, e medesima sorte per Lufthansa che al Catullo, con numero di voli diminuiti, lascia la sua controllata Air Dolomiti.

Il 2015 vede un -13% di ricavi consolidati e un rosso di 2 milioni solo nel primo semestre.

Arena cerca di tappare la falla annunciando che i costi sono sotto controllo e che nel 2016 ci sarebbe stato il rilancio del traffico dei passeggeri.

Affermava il Nostro che in quattro anni sarebbero stati investiti 66 milioni, e questo nell’agosto del 2015 ( http://www.larena.it/territori/città/catullo-ecco-il-piano-di-sviluppo-oltre-66-milioni-in-quattro-anni-1.3327550). Gli faceva eco il Presidente di Aerogest e CCIAA Riello parlando addirittura di futuro roseo e investimenti che sarebbero stati realizzati tra il 2015 e il 2019 (http://www.veronasera.it/economia/aeroporto-catullo-futuro-roseo-solido-giuseppe-riello-15-settembre-2015.html)

Su Brescia il bravo Presidente Arena dichiarava: “Gestiremo Brescia da soli. Siamo in grado di farlo, ne abbiamo le capacità”! (https://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Economia/Catullo-Arena-gestiremo-scalo-Brescia-soli-abbiamo-capacita/24-03-2015/1-A_016325782.shtml)

I numeri di Brescia, ne abbiamo ripetutamente dato nota, parlano da soli.

Il 28 marzo del 2018, in Provincia a Brescia, Arena annuncia che per il 2030 a Brescia i passeggeri saranno 895mila! (https://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/18_marzo_28/aeroporto-895-mila-passeggeri-2030-oggi-sono-meno-10mila-5e10c946-325b-11e8-99d9-35360f097e9f.shtml).

Nel novembre 2016 Marchi annuncia che entro il 2017 il Catullo sarà tutto suo (https://www.pressreader.com/italy/corriere-di-verona/20161108/281578060231105).

Non essendoci riuscito, nel dicembre 2017 rilancia per il 2018 e parla di 65 milioni d’investimento (http://www.larena.it/territori/città/catullo-nuovi-investimenti-per-65-milioni-1.6178056) , probabilmente gli stessi di Arena di due anni prima.

Nel frattempo nessun investimento è stato fatto, il resto è cronaca dei giorni nostri con i 60 milioni per il progetto “Romeo” da qui al 2030.

Nel 2014 il Collegio dei revisori della Camera di Commercio di Verona, in merito alla costituzione di Aerogest, a commento della bozza della delibera di Giunta, poi passata (numero 132 del 13.05.2014), riteneva “che tale procedura (quella indicata per l’ingresso di SAVE in società – ndr), come indicata nella delibera e nella documentazione a corredo, difetta del confronto concorrenziale, tipica delle procedure ad evidenza pubblica”.

Nel gennaio 2016 veniva approvato un nuovo piano d’investimenti (master plan), con presentazione roboante ed una previsione di passeggeri a 5,6 milioni (https://www.cronacadiverona.com/catullo-approvato-il-piano-investimenti-per-134milioni/).

Nel marzo 2018 a commento delle discussioni con toni accesi intervenute tra la Fondazione Cariverona e Marchi, l’ex Sindaco Tosi dichiarava: “Facile parlare di gara. Il Catullo allora stava per fallire e Marchi fu l’unico che si presentò con i soldi”. (https://www.pressreader.com/italy/corriere-di-verona/20180328/281509341736377).

Dall’esame delle relazioni ai bilanci del 2011, 2012, e 2013 emerge che, come riscontrato dal Collegio Sindacale e da  Baker Tilly Revisa S.p.A., il bilancio era passato rispettivamente da -26 a -11, e poi a -3.

Quindi non c’erano libri da portare in Tribunale, ma solo fare una gara per trovare il partner per lo sviluppo del Piano Industriale approvato nel 2013, e rilanciare finalmente Verona e Brescia.

L’Anac ha espresso il parere per cui la gara sul 2% andava fatta e la Procura di Verona dichiarava che l’indagine fosse obbligatoria per fatti molto gravi (https://www.pressreader.com/italy/corriere-di-verona/20180317/textview), l’aeroporto si è difeso per bocca dell’Avv. Prof. Di Porto, estensore dei due pareri che hanno permesso l’ingresso in società.  (https://www.pressreader.com/italy/corriere-di-verona/20180318/281513636683103).

Nel mentre, essendo in imbarazzo con i soci Infravia e Deutsche Bank, entrati nel 2017 (http://www.affaritaliani.it/economia/save-accordo-marchi-deutsche-bank-infravia-newco-e-opa-a-21-borsa-ok-472079.htmlhttps://www.pressreader.com/italy/corriere-del-veneto-vicenza-e-bassano/20170405/281509341035800/textview), il buon Marchi annuncia il raddoppio di Venezia (https://www.pressreader.com/italy/corriere-di-verona/20180422/281818579432030).

A questo punto viene da chiedersi, ma davvero credete ancora a Babbo Natale?

 
 

12 COMMENTI

  1. Complimenti per il lavoro certosino di investigazione; altrettanto avrebbero dovuto fare i colleghi de l’Arena e del Corriere di Verona, come tanti altri, ancora convinti (bugerati e sciocchi….o Dio non voglia complici) dell’intervento salvifico di Save.
    Ordunque, se la Procura era tanto convinta della gravità degli atti compiuti, perché sta ancora in silenzio?
    Perché il famigerato” Sistema Verona” non esce allo scoperto e si comporta invece come si usa fare nelle curie, cioè parlarsi a segni e gesti, tipici delle congregazioni di triste fama?
    Usare il “consociativismo” in questa maniera, relega Verona ai confini della modernità e la getta nel baratro dell’oscurantismo, altro che internazionalizzazione. Ha ragione Mazzucco. Del resto, finché al timone della Città c’è Re Tentenna, non dobbiamo aspettarci più nulla: gli basta qualche tarazumpappa!

  2. Concordo, grandissimo lavoro di ricostruzione.

    Mancano le roboanti promesse congiunte Catullo/Ryanair sullo sviluppo di una eventuale base a Verona e il ritorno dell’operatività su Brescia. Ora si smobilita in parte Verona per rinforzare Treviso, aeroporto dai chiarissimi limiti operativi (8 movimenti all’ora contro i 16 del Catullo, 7/9 stand contro i 20/24 del Catullo).

    Pagina da memorizzare e da condividere ogni volta che proveranno a buttarci fumo negli occhi.
    E nonostante i fatti siano di una chiarezza disarmante e inquietante, ancora nessuno parla o prende posizione, a parte qualche valoroso cavaliere senza paura.

    A distanza di quattro anni le promesse sono le stesse, e promesse rimarranno. Sicuramente.
    Ci vorrà uno tsunami australiano per ribaltare lo scenario? E se così sarà, quanti saliranno sul carro del vincitore?

    Ripeto: pagina da memorizzare e da conservare.
    Bravo Zanotto.

  3. ….ma fu la gestione Bassetti ad iniziare la ripresa, compreso lo smantellamento dei contratti capestro con certe low cost e con la redazione di un vero piano strategico che probabilmente avrebbe, nel tempo, avuto riflessi negativi su Save/ Venezia e probabilmente su Bergamo. Questi, si sono seduti sulla riva ed hanno atteso che passasse il cadavere del loro nemico; purtroppo quel cadavere è frutto di un suicidio istituzionale veronese ( e loro lo sapevano!). Le colpe, la miopia, l’insipienza e forse la malafede degli attori scaligeri, hanno portato al disastro attuale. Io penso sempre a quel “cavallo di Troia”, grimaldello e viatico verso il fallimento, che ha reso il Catullo facile preda di “avvoltoi” col beneplacito dell’ignoranza, della solita insipienza e della stupidità di certi “veronesi”.
    Il Catullo è stato lasciato in naftalina per troppo tempo, pensando che bastasse a se stesso quando invece, nel mondo, gli aeroporti sono la porta maestra per l’internazionalizzazione e lo sviluppo. Speriamo nel prossimo futuro e speriamo anche che Save stia veramente facendo le valige (….ma è vero?????).

  4. …nel bilancio 2013 le perdite si erano ridotte da -26 a -3, se non ho letto male. Da Save in poi, furono lacrime e sangue, promesse e tagli, fughe di compagnie eccetera. Venezia ingrassava e Verona dimagriva. Il piano lagunare funzionava, eccome. QUALCUNO(!!!!!) aveva asfaltato la strada per raggiungere facilmente l’obbiettivo. Dopo, gli aerogestiti hanno fatto il resto, camuffando il disastro con promesse mai mantenute e aumenti di traffico precario e non certo strategico. Licenziato Bassetti e fine dei sogni di gloria. Save, accorcia la pista, lascia la via di rullaggio alle dimensioni da aeroporto regionale, dilaziona a forse mai la nuova torre di controllo, fa maquillage al terminal ben sapendo che sarebbe in realtà da demolire, cancella il grande progetto sulla “Margherita nord” ritenendolo superfluo e pretenzioso, licenzia decine di lavoratori con i sindacati ridotti allo stato stuporoso. Non conosciamo certamente le strategie nascoste: forse sono solo manifestazioni di grande incompetenza da parte veronese e di demolizione controllata da parte di Save ! Proprio questa disarmante incompetenza degli aerogestiti e quindi della cosiddetta crema politico-economica veronese la quale, colpevolmente, aveva già di per sè scarnificato l’aeroporto, ha permesso a Save ed ai suoi centurioni di entrare come un macigno in Catullo e di portarlo allo stato attuale di precarietà e di finto sviluppo.
    Ancor oggi c’è chi esulta per i progressi a due cifre, non sapendo che trattasi di traffico stagionale tipico dei piccoli aeroporti e quindi di specchietti per le allodole. Ma….il popolo è contento e gode nella propria ignoranza provinciale.

  5. Trovi si singolare che Soppani abbia ancora il coraggio di parlare. Dopo la sua gestione insieme al Presidente Bortoluzzi, considerate tra le più fallimentare della storia del Catullo, ancora vuole fa il professorino. Portare un bilancio di -26 milioni è l’eredità con cui poi la gestione Bassetti-Arena hanno dovuto fare i conti con. Ricordo anche al sapientone Soppani che già nel 2007 il traffico di Verona aveva raggiunto i 3.5 milioni di passeggeri. Peccato che al capo della procura c’era Schinaia, altrimenti qualche anno di galera qualcuno lo avrebbe fatto. Tra le stronzate di cui si può vantare il Soppani e avere trasferito i voli della Ryanair da Brescia a Verona ed aver firmato contratto che gridavano vendetta ! Adesso andiamo a guardare come è finito Brescia dopo quella mossa del genio Soppani!!! Bene la gestione di Bassetti, manager con anni di esperienza internazional (tutti ne hanno sempre parlato bene) che ha dato un volto ed una strategia al sistema del Garda. Poi fatta la ristrutturazione, la Catullo è diventata di nuovo appetibile ed ecco l’affare SAVE materializzarsi. Si devono vergognare i soci locali con in testa CONFINDUSTRIA (Petrollo) ed a seguire Comune (Tosi) e Camera (Riello)di Commercio.un danno enorme per Verona.
    Stia zitto Soppani una volta per sempre che può solo annoverare di essere stato cacciato da Venezia (SAVE) e mandato all’aeroporto internazionale di Padova ….
    una grande esperienza che noi a Verona abbiamo pagato a caro prezzo.

    Alvise

    • Trovo che si sta parlando del nulla, sono d’accordo sul fatto che Verona News stia dando troppo spazio ad un personaggio come Soppani che ha -in fondo – innescato la crisi Catullo. Poi il confronto con Bassetti mi pare una follia, è come voler paragonare un giocatore della categoria interregionali con uno che gioca in serie A e pure nazionale ! Cerchiamo di riportare il discorso sui giusti binari, il comitato di affari Veronese ha svenduto la Catullo ed adesso aspettiamo (quasi sicuramente) l’intervento della Procura. Il punto è questo, leggere le stupidaggini che scrive Soppani distoglie l’attenzione a quello che è successo ed il danno che noi Veronesi abbiamo subito ! Verona News ha fatto una inchiesta giornalistica da premio Pulizer, non perdetevi con le beghe che non hanno senso, ormai sono alle corde ed il tappo sta per saltare ….

  6. Bravi a togliere di torno Il Sig. Soppani. I -26 sono opera sua. Basta dare spazio a chi cerca una nuova verginità. Soppani è sempre stato un “uomo SAVE”, e sempre lo sarà. Se volete avvelenare i pozzi delle vostre inchieste lasciate che commenti. Per piacere, lasciate pure la foto dell’aeroplano che ormai è fuori corso, ma toglieteci dai… chi ha gestito in maniera fallimentare il Catullo, piegandosi alle volontà della politica che gestiva il tutto.

  7. Precisiamo: è stata la politica o schegge di essa a piegarsi alle scelte di Save, anche quando i lagunari agivano sotto finte spoglie, in anonimato ( Sic!), al fine di distruggere quanto più possibile del potenziale del Catullo per poi appropriarsene a buon mercato. È una vecchia tecnica: peccato abbia funzionato in presenza di tanti personaggi, sedicenti imprenditori d’avanguardia!
    Gli sciocchi venditori veronesi si sono concessi alla concorrenza, la’ dove anche il più sprovveduto dei mercanti, avrebbe declinato i suadenti inviti. Save ha delegato il “lavoro sporco” al servo fedele mentre i veronesi aerogestiti hanno fatto la parte dei patetici servi sciocchi, senza un minimo di cultura aeronautica, né di amor proprio né di sano campanilismo.
    Speriamo in uno slancio di orgoglio di Verona, a cominciare da Re tentenna……ma tutti sappiamo come finì quel sovrano e come finì la storia. Del resto la Società ha il governanti che ha eletto.

  8. quanti commenti da bar dei saoni, siamo ormai come al bar sport o in qualsiasi pagina facebook.
    comunque solo complimenti a Nicola per il lavoro certosino e per tutto quello che sta facendo! GRAZIE

  9. Caro signor Ralf. I commenti allora li faccia Lei, a modo suo. Ognuno può esprimere ciò che pensa cercando magari di dare un contributo di conoscenza dei problemi. Non mi sembrano proprio commenti da “saoni” o da bar sport, forse a Lei più appropriati. La prego di avere rispetto per quanti mantengono ancora un briciolo di passione, altrimenti saremo tutti dei lacchè. Nicola ha fatto un gran lavoro e merita supporto, non solo battute inutili: quelle si sono da bar sport!
    Cordialissimi saluti.

    • scusa mi viene un dubbio, ma in questi mesi hai mai letto un mio commento? ho sempre riportato dati o fatti a supporto di quanto possa servire alla testata ed ho sempre condiviso il tuo pensiero in merito a questa mostruosa situazione. Quello a cui mi riferisco non sono i tuoi commenti ma è che ogni tanto si scade negli insulti che non servono a nulla.

  10. Capito! Ho frainteso e mi scuso. Leggo sempre tutto di ciascuno. Dunque, buona conversazione a tutti. Abbiamo a cuore il destino del nostro aeroporto che personalmente fin da bambino ho visto crescere fin dai primi voli su Roma. Viaggiando, vedo scali di città meno importanti, modernissimi e funzionali e con la metà dei passeggeri del Catullo, ma sono veri gioielli. Chissà perché Verona deve sempre arrancare per un po’ di modernità: sarà mica il genoma stile Neandertal dei suoi abitanti?

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