Quando il passo fatto è più lungo della gamba…
Ieri mattina abbiamo letto un articolo sul Corriere a firma del collega Trabona dal titolo “L’ultimatum ENAC a Voltea che impensierisce il Catullo”. L’articolo evidenzia come questa volta l’ENAC faccia sul serio (finalmente) e che i provvedimenti, qualora continuassero I disservizi, siano di chiusura della bottega per Volotea.
La compagnia tenta di difendere l’indifendibile: cancellazioni, ritardi e soprattutto over booking i problemi che il pezzo sul Corriere cerca di minimizzare. Da fonte vincino alle agenzie turistiche, sembra che sia proprio lo scalo di Verona quello con la maglia nera dei ritardi.
Il problema è sempre lo stesso: lo schedulato estivo troppo ambizioso per la struttura operativa a disposizione.
Attualmente Volotea opera un totale di 293 collegamenti in 78 medie e piccole destinazioni europee in 13 Paesi: Francia, Italia, Spagna, Germania, Grecia, Croazia, Repubblica Ceca, Albania, Portogallo, Malta, Austria, Irlanda e Lussemburgo.
La compagnia dispone di 32 aeromobili su 12 basi operative: Venezia, Verona, Genova, Palermo, Nantes, Bordeaux, Strasburgo, Tolosa, Marsiglia, Asturie, Bilbao e Atene.
Rimane il fatto che Volotea, con tutto il rispetto per l’iniziativa imprenditoriale di Carlos Muñoz e Lázaro Ros, non può essere considerata un punto di riferimento per lo sviluppo ed il rilancio della Catullo SpA.