É morto a 79 anni Nanni Svampa, interprete storico della canzone popolare lombarda e del cabaret milanese e fondatore del gruppo “I Gufi”.
La sua storia artistica si intreccia con quelli che egli stesso ha definito “i peggiori sessant’anni” della vita del nostro paese.
Può essere definito l’inventore del teatro canzone, genere di cui fu uno dei massimi esponenti insieme agli altri componenti del gruppo Brivio, Magni e Patruno.
Indimenticabile la stagione del cabaret dei Gufi che, in breve tempo, raggiunse una grande popolarità sostenuta da leggendarie tournee teatrali e numerosissime esibizioni televisive.
Popolarità che lo stesso Nanni Svampa volle continuare come regista e direttore artistico de I Gotturni, gruppo cabarettistico veronese che con la guida di Svampa realizzò “Notte da Gufi”, spettacolo cabarettistico rappresentato nei maggiori teatri italiani e che venne registrato anche dalla RAI, diventando in seguito un L.P..
L’eclettico artista è stato inoltre raffinato traduttore ed interprete delle canzoni di Georges Brassens: le ripropose in dialetto milanese, lingua ritenuta da Nanni Svampa più flessibile dell’italiano e legata ad un mondo parallelo a quello del cantautore francese.
Finita l’era dei Gufi, la sua brillante carriera continuò fino all’ultimo come solista fra teatro, musica, cinema e televisione.
Ci lascia uno dei personaggi più influenti e apprezzati del panorama teatrale e culturale italiano.