Acque Veronesi riparte da “quota 70”; tutti i lavori previsti per città&provincia

 
 

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“Cìn-cìn”.

Beneaugurante. Cordiale. Fresco (necessariamente, per questo inizio agosto). Sobrio.
La (neo)presidenza di Roberto Mantovanelli ha utilizzato subito la carta della concretezza; questa mattina la stampa (e, di conseguenza, la cittadinanza) è stata invitata per prendere visione del piano biennale sui futuri investimenti .

Un programma – così il comunicato stampa di Acque Veronesi diffuso nel pomeriggio – di interventi di particolare importanza, sia per quanto riguarda le cifre economiche, sia per la vastità del territorio interessato, che porterà notevoli benefici per la collettività, per il tessuto economico e infrastrutturale del territorio e per l’ambiente. L’imponente cantieristica prevede la realizzazione di importantissime infrastrutture sia di tipo fognario, che acquedottistico, attese da anni, l’adeguamento ed il potenziamento di numerose strutture già esistenti, il collegamento a zone non ancora dotate di impianti pubblici e la prosecuzione dell’impegnativa sfida contro le sostanze inquinanti presenti nelle falde acquifere come i pfas.

Ecco nel dettaglio l’operatività 2018-2019 prevista, ognuna con i propri costi.

– Estensione rete acquedotto nei Comuni di Nogara e Gazzo Veronese – (euro 3.500.000)
– Potenziamento sistema acquedottistico Lessinia Occidentale (euro 2.800.000)
– Potenziamento impianti di potabilizzazione e filtraggio anti-inquinanti (pfas) (2 milioni euro)
– Nuove dorsali di adduzione e nuovi campi pozzi nell’Est veronese (euro 29.200.000)
– Completamento collettore fognario zona est di alleggerimento della rete di San Bonifacio (euro 2.200.000)
– Realizzazione impianto di depurazione di Bonferraro (Sorgà)  (euro 1.638.000)
– Adeguamento schema fognario depurativo nel comune di San Martino Buon Albergo/Mambrotta (euro 1.143.000)
– Estensione rete idrica e fognaria Isola Rizza (euro 100.000)
– Estensione rete fognaria e acquedottistica Minerbe (euro 110.000)
– Realizzazione bypass collettore fognario di Sona (euro 620.800)
– Estensione rete acquedotto Velo Veronese (euro  474.000)
– Adeguamento e manutenzione straordinaria al depuratore di Verona (euro 4.131.000)
– Estensione rete fognaria via Gardesane (euro 150.000)
– Adeguamento rete fognaria mista zona di Porta Borsari (euro 300.000)
– Realizzazione di nuovi dispositivi e nuove reti per la raccolta e lo smaltimento delle acque meteoriche nella zona del Teatro Romano e Veronetta  (euro 1.043.000)
– Costruzione di un nuovo impianto di depurazione a Isola della Scala e collettori fognari (euro 5.000.000)
– Interventi per risolvere il problema arsenico nell’acqua potabile: completamento rete di distribuzione idrica nel Comune di Legnago – II stralcio (euro 300.000)
– Adeguamento e potenziamento dell’approvvigionamento e della potabilizzazione degli impianti di Nogarole Rocca nord e sud (euro 1.150.000)
– Adeguamento tecnologico dell’impianto di potabilizzazione di Lonigo (euro 650.000)
– Potenziamento ed estensione rete fognaria zona Marangona/Forte Gisella nel Comune di Verona (euro 500.000)
– Estensione fognatura loc. Genovesa nel Comune di Verona (euro 1.370.000)

Il nostro modello di governance deve porre al centro i cittadini e il territorio, deve investire costantemente in ricerca e innovazione tecnologica, cercando di offrire una sana economia di gestione ed un servizio sempre più efficiente. Tra il 2018 ed il 2019 sono previsti investimenti complessivi per circa 70 milioni di euro (circa 31 milioni nel 2018 e una quarantina nel 2019). Riusciremo così ad intervenire in numerose zone della provincia ancora sprovviste di infrastrutture indispensabili – ha commentato il presidente Mantovanelli. Il nostro obiettivo è quello di garantire ai sindaci un piano delle opere che venga incontro alle esigenze ed alle necessità del territorio e dei propri cittadini, programmando con serenità e con una robusta copertura economica alle spalle, investimenti certi e sicuri a vantaggio dell’intera collettività. Una consistente parte delle risorse sarà inoltre destinata all’ottimizzazione degli impianti già esistenti e a numerosi interventi di manutenzione: saranno sostituite una ventina di chilometri di reti acquedottistiche in tutta la provincia con l’obiettivo di ridurre le perdite di acqua del 4%, per un valore di 2 milioni e 500 mila euro; analoga cifra servirà  per la sostituzione di oltre 50 mila contatori degli utenti; sarà notevolmente migliorato l’efficientamento energetico degli impianti e saranno potenziate le infrastrutture fognarie dal punto di vista tecnico-dimensionale, così come previsto dalla direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane. È nostro dovere prestare attenzione a tutto il territorio, in particolare a quelle zone dove le infrastrutture o sono particolarmente vecchie o addirittura mancano completamente”.

 

 
 

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