Come procedono le indagini ambientali, commissionate dalla Provincia di Verona, nell’acqua del campo pozzi del “Terminon” dopo l’inquinamento da contaminazione delle sostanze tricloroetilene e tetracloroetilene che l’aveva colpita? Quali sono gli esiti degli esami? La popolazione di Verona (Parona), Negrar e San Pietro in Cariano può sentirsi tranquilla?
Per dare risposta a tutte queste domande è stata presentata una mozione, a firma della Consigliere Beatrice Bertagnoli (Verona Pulita Michele Croce Sindaco), approvata all’unanimità ieri sera (16-01-18) nel Consiglio della Circoscrizione 2^ il quale ha dato incarico alla Presidente Elisa Dalle Pezze (PD) di prendere le informazioni circa la problematica ambientale dell’acqua del “Terminon” presso gli uffici competenti e di riferire al prossimo Consiglio.
Forse non molti cittadini di Verona sono a conoscenza della problematica, proviamo a riassumerla.
Tutto nasce con la nota, prot. n. 68181 del 2 novembre 2010, del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS22 con la quale è stato comunicato alla Provincia di Verona che le acque sotterranee prelevate dai pozzi a servizio dell’acquedotto di Negrar, siti in loc. Terminon del Comune stesso, risultavano interessate da una contaminazione da sostanze organo-alogenate (tricloroetilene e tetracloroetilene). Il campo pozzi di loc. Terminon (detto anche “Centrale del Terminon”) è situato in prossimità dell’estrema punta verso Sud del territorio comunale di Negrar, al confine con i Comuni di Verona e di San Pietro in Cariano, a valle della Z.A.I. di Loc. Arbizzano e a Nord di Loc. Parona.
Il Comune di Negrar ha eseguito le indagini, svolte in collaborazione con Acque Veronesi Scarl, appositamente incaricata, per l’individuazione delle cause della contaminazione e con nota prot. n. 8819 del 23 giugno 2011 ha allegato una relazione, datata 8 giugno 2011, delle attività eseguite intitolata “Valutazione dell’inquinamento della falda da percloroetilene – Campo pozzi Terminon”, prodotta da Acque Veronesi, da cui, sommariamente, risulta che la presenza di tetracloroetilene e tricloroetilene nella falda in loc. Terminon è riscontrabile dall’inizio del 2009, con valori inizialmente superiori alle soglie normative del D. Lgs. 152/2006 ma inferiori a quelle per le acque destinate al consumo umano del D. Lgs. 31/2001.
Della problematica viene data notizia anche alla Regione Veneto la quale con la nota prot. n. 201008 del 2 maggio 2012 della Direzione Geologia e Georisorse, avente ad oggetto: “Presenza di tricloroetilene e tetracloroetilene nelle acque sotterranee della provincia di Verona”, afferma che:
“Per quanto riguarda la parte settentrionale del Comune di Verona ed il Comune confinante di Negrar, si riscontra la presenza di contaminazioni da tetracloroetilene che possono essere con buona probabilità ricondotte ad origine puntuale. In particolare si tratta di tre zone. Nella zona “Terminon” (Comune di Negrar al confine con il Comune di Verona) si riscontrano valori fino a 20-40 μg/l di tetracloroetilene. Tali valori sono ben superiori non solo ai valori limite di cui alla tabella 2 dell’allegato V alla parte IV del D. Lgs. 152/200 6 e s.m.i. (per es. 1,1 μg/l per il
tetracloroetilene), ma anche al valore limite di cui al D. Lgs. 31/2001, parte B (10 μg/l come somma di tricloroetilene e tetracloroetilene) […].”
Le indagini e gli esami svolti in tutti questi anni dalla società incaricata “Progetti e Servizi Verona Srl” in coordinamento con ARPAV e gli altri Enti competenti hanno mostrato che la contaminazione, con concentrazioni superiori ai limiti di Tabella 2 dell’Allegato V alla parte Quarta del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., delle acque sotterranee da tricloroetilene e tetracloroetilene ha interessato, oltre al territorio comunale di Negrar, anche quello del Comune di Verona, senza però condurre all’individuazione della/e sorgente/i di contaminazione.
Per definire la fonte dell’inquinamento ed evitare future ulteriori contaminazioni la Provincia di Verona ha ritenuto opportuno proseguire e completare l’indagine ambientale nella zona di Terminon e nei comuni limitrofi affidando l’incarico allo stesso professionista specializzato individuato dal Comune di Negrar il dr. Claudio Leoncini. Già conoscitore dell’area da indagare, delle caratteristiche geofisiche della stessa, e per dare continuità alle azioni già svolte al fine di giungere ai sensi dell’art. 244 del D. Lgs. 152/2006 all’individuazione del/i responsabile/i del contaminazione.
Con Determinazione n. 2734/17 del 29/06/2017 il Dirigente Ambiente della Provincia di Verona ha affidato l’incarico diretto al dr. Claudio Leoncini il cui contratto prevede:
a. obiettivo e fine del contratto: se riscontrata l’indicazione della sorgente della contaminazione e delle eventuali responsabilità connesse e se riscontrata una situazione di inquinamento diffuso, secondo la definizione contenuta nel D. Lgs. 152/2006, dovrà essere suffragata da dati ed elementi attendibili e fondati;
b. oggetto della prestazione: prosecuzione e il completamento di un’indagine ambientale ex art. 244 del D. Lgs. 152/2006 in località Terminon – comuni di Verona e Negrar;
c. termini di esecuzione delle prestazioni: consegnare alla Provincia gli esiti del campionamento ed analisi entro 60 (sessanta) giorni naturali e consecutivi dalla realizzazione della prima campagna che dovrà avvenire nei mesi di agosto-settembre-ottobre 2017 (quindi entro il 31/1/2017, ndr);
– consegnare alla Provincia gli esiti del campionamento ed analisi entro 60 (sessanta) giorni naturali e consecutivi dalla realizzazione della seconda campagna che dovrà avvenire nei mesi di marzo-aprile maggio 2018 (entro il 31/07/2018);
– presentare la relazione finale di cui al comma 13 dell’art. 3 entro il mese di ottobre 2018;
d. corrispettivo professionale concordato: euro 27.906,00 oltre IVA 10% ed oneri previdenziali, per complessivi euro 30.903,40;
e. termini di pagamento del corrispettivo: entro 30 giorni dalla presentazione di fattura elettronica, nei seguenti termini: 50% della somma dovuta alla presentazione degli esiti del campionamento ed analisi dopo la prima campagna; saldo alla presentazione della relazione finale.
Anche VeronaNews aveva tentato di ottenere i dati relativi agli esami ed analisi effettuate attraverso due distinte domande di accesso civico generalizzato, presentate il 30 giugno 2017 ed il 4 gennaio 2018. In entrambi in casi la Provincia di Verona ha negato la consegna dei documenti (vedere in allegato l’ultima risposta ricevuta) differendone i termini al fine di ” […] garantire l’opportuna riservatezza dei dati e delle informazioni nella fase istruttoria dell’indagine e di evitare interferenze con l’attività di polizia giudiziaria condotta in via autonoma dagli organi competenti e di scongiurare un possibile pregiudizio per l’esito delle attività ispettive.”
Ci auguriamo che la sensibilità e attenzione dimostrata dal Consiglio di Circoscrizione 2^ possa rendere trasparenza e risposte a distanza di quasi 8 anni dal nascere della problematica.
Alberto Speciale
(Consigliere 2^ Circoscrizione Beatrice Bertagnoli Verona Pulita Michele Croce Sindaco)
(Risposta Provincia domanda accesso civico generalizzato)