Il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza replica sarcastico ad Alessia Rotta del Pd e componente del Cda della società autostradale A22: “Io magari ascolterò i suoi suggerimenti e prenderò qualche giorno di riposo meritato, la montagna mi piace per cui non avrò difficoltà ad andarci – dice Bozza – lei però cominciasse a darsi da fare, dato che è nel Cda di A22 a rappresentare il Comune di Verona che però rimane fuori dalle partite che contano in termini di infrastrutture, schiacciato politicamente dalle Province autonome di Trento e Bolzano. È lei stessa a non smentirlo”.
Verona con Comune e Provincia rappresenta il 20% dell’Autostrada del Brennero, però resta fuori dalla governance che decide le infrastrutture e le opere da realizzare nel tratto e nei territori vicini. Infatti, dopo l’approvazione al Senato del decreto Infrastrutture, lo Stato autorizza la società di gestione di A22 ad accantonare parte dei suoi proventi per migliorare la viabilità dell’autostrada e le strade limitrofe. Un fondo che supera abbondantemente il miliardo di euro, che rimarrà nelle casse della società concessionaria e sarà regolato da accordi con le Province di Bolzano e Trento, che saranno responsabili dei lavori. “La questione politica è proprio questa – ricorda Bozza – e la Rotta la dimentica o finge di dimenticarla. Saranno Bolzano e Trento ad avere la governance e a decidere quali sono le opere e le infrastrutture prioritarie da realizzare. Verona in tutto questo resta a guardare e si limiterà a prendere atto della fetta di torta che le spetta di diritto in quando socia. Ecco, la Rotta, anziché fare battutine, cominciasse ad affrontare questo problema con la dovuta serietà, perché ricoprire incarichi nelle partecipate non significa solo occupare una poltrona, ma lavorare proficuamente per il proprio territorio”.
Ma, ancora una volta, Alessia Rotta vicepresidente dell’Autostrada del Brennero, risponde all’ennesima polemica sollevata.
“Non pago della figuraccia rimediata ieri, quando aveva scambiato le uscite con le entrate dell’A22, il consigliere Alberto Bozza, anziché scusarsi e rimanere in dignitoso silenzio, persevera in attacchi gratuiti e sconclusionati. Dalle nuove argomentazioni del consigliere sono infatti spariti i 232 milioni che la società è chiamata a pagare all’erario a titolo di extraprofitti, che Bozza aveva scambiato per nuovi investimenti da gestire, mentre riappare il miliardo di investimenti (quelli sì, reali) che tuttavia sono già noti e che stiamo presidiando”.
“Visto poi che la sottoscritta ricopre l’incarico senza percepire alcun emolumento in quanto consigliera comunale, rimando al mittente l’accusa di occupare le poltrone e ringrazio Bozza per avermi dato l’occasione di precisarlo. L’unica cosa che mi sento di aggiungere è che per fortuna non si deve occupare lui degli investimenti, altrimenti staremmo fritti” conclude Rotta.