A Verona un substrato nero dalle radici profonde

 
 

In merito all’operazione della Procura, che ha disposto 7 arresti e 29 indagati dell’estrema destra veronese, si ripropone ancora una volta il tema, mai superato, della violenza e dello strapotere delle organizzazioni neofasciste in città.  

Questo l’incipit di Luca Perini, di Per Sinistra Italiana Verona.

“Lo abbiamo denunciato più volte e non è affatto casuale che, per anni, alcuni esponenti di queste organizzazioni siano stati anche parte integrante del vecchio potere politico cittadino o comunque funzionali a questo. 

Un substrato nero dalle radici profonde: ricordiamo che anche recentemente alcuni esponenti della destra veronese hanno continuato ad usare terminologie come “camerata” e “presente” in sedute istituzionali (Comune e Parlamento).

Sappiamo bene – anzitutto perché lo abbiamo denunciato più volte negli anni scorsi anche con interrogazioni parlamentari, che alleghiamo alla presente – che le ronde fasciste a Verona sono purtroppo frequenti: il 25 aprile scorso, alcuni soggetti si sono resi protagonisti di atti intimidatori e squadristi in via XX Settembre per l’intera giornata, e in particolar modo la sera, fortunatamente senza conseguenze.

Come Sinistra Italiana Verona è da anni che chiediamo la revoca degli atti che hanno disposto le intitolazioni di vie cittadine a personaggi violenti ed esaltatori del fascismo (da Pasetto ad Almirante), nonché lo scioglimento di tutti i gruppi neofascisti in applicazione della Legge Scelba (con conseguente chiusura anche delle loro sedi). Con la presente rimandiamo l’interrogazione parlamentare depositata Venerdì 25 febbraio 2022, seduta n. 646 dal nostro Segretario Nicola Fratoianni in cui si denunciava il clima di intolleranza, discriminazione e violenza da parte di organizzazioni neo fasciste che ancora oggi stanno perdurando nel tessuto cittadino veronese.

A tal proposito chiediamo ancora una volta la piena applicazione della «legge Mancino» e della «legge Scelba», oltre all’aggravante “associativa”, in modo che si possa giungere allo scioglimento di tutte le organizzazioni che si richiamano apertamente al fascismo, attuando severe politiche di contrasto alla violenza di stampo razzista e fascista che, attraverso alcuni gruppi, associazioni e movimenti, si stanno in modo preoccupante sviluppando soprattutto nella città di Verona”.