A Soave il Comune esegue la pulizia degli argini e delle gole e del fiume Tramigna

 
 

La stagione invernale è da sempre quella ideale per eseguire gli interventi manutentivi dei corsi d’acqua. Le portate più limitate dei fiumi rendono più agevole l’esecuzione delle manutenzioni, permettendo l’esecuzione di interventi più efficaci a fronte di minori costi.

Per questo, nel mese di dicembre, il Comune di Soave ha realizzato la pulizia e lo sfalcio degli argini e delle golene del fiume Tramigna nella parte che lo collega al fiume Alpone e al bacino di S. Lorenzo, la cassa di laminazione del corso d’acqua utile a proteggere l’abitato di Soave durante le fasi di piena del fiume. 

Un intervento su quasi due kilometri di arginature, che ha visto la totale rimozione dell’erba, delle piante infestanti e degli arbusti presenti. Ancora più importante è stata l’attività svolta nelle golene del fiume, le zone di espansione naturale dello stesso, completamente liberate dalla vegetazione.

Una miglioria che, come spiega il sindaco di Soave Matteo Pressi, non ha solamente una valenza estetica: “sicuramente la manutenzione di queste zone del paese consente di aumentare il decoro della nostra località. Tuttavia, l’aspetto più importante è quello attinente alla sicurezza idraulica del fiume, questione che a Soave ha una importanza primaria. La manutenzione delle golene è fondamentale poiché consente di riportare il fiume alla sua naturale portata, rendendolo maggiormente in grado di contenere il flusso d’acqua. In questo senso, siamo intervenuti su oltre ventimila metri quadri di superficie perché prevenire è meglio che curare”.

L’intervento, realizzato in accordo con il Genio civile di Verona, è stato finanziato e realizzato dal Comune di Soave, come precisa l’assessore al patrimonio Denis Adami: “questo intervento è solo una delle attività legate alla sicurezza idraulica e al decoro del paese che il Comune realizza. Nei mesi scorsi, infatti, sono stati eseguiti puntuali interventi di pulizia, in accordo con il Consorzio di bonifica, dello scolmatore di S. Matteo e dei canali che lo alimentano, così come viene realizzata più volte l’anno la integrale pulizia delle caditoie”.

Grazie a queste attività è possibile guardare alla primavera con maggiore serenità, anche in un territorio molto fragile come quello dell’est veronese.