Per due settimane la scuola la vedranno solo dal cielo, in volo sui velivoli dell’Aeronautica militare. Gli studenti veronesi si apprestano a vivere un’esperienza unica, diventando per qualche giorno dei veri e propri ‘top gun’. Dal 23 marzo al 2 aprile, infatti, Verona ospita il corso di Cultura Aeronautica, progetto che vede insieme Ministero delle Difesa e Miur per far conoscere e avvicinare i giovani al mondo del volo, delle emozioni che regala ma anche dell’impegno e della competenza che richiede.
L’iniziativa, ormai collaudata e che ogni anno incontra alcune città italiane, quest’anno ha scelto Verona per una delle sei tappe del 2020, con l’aeroporto di Boscomantico come punto di riferimento del corso.
Un progetto, completamente gratuito, che ha trovato subito il benestare del Comune e dell’Ufficio scolastico provinciale, già al lavoro per mettere in moto la macchina organizzativa dell’evento. Per l’amministrazione è infatti l’occasione di far vedere Verona da una delle prospettive più affascinanti, ovvero dall’alto, veicolando sui social le immagini che i ragazzi scatteranno in volo.
Sono gli studenti i veri protagonisti del progetto, e in particolare quelli compresi tra i 16 e i 20 anni. Per 250 di loro ci sarà la possibilità di partecipare alle due fasi del corso. Una prima parte teorica per apprendere i principi del volo e del pilotaggio, e una fase pratica in cui i ragazzi saranno in volo sotto la guida di qualificati istruttori dell’Aeronautica militare.
Non tutti però proveranno l’ebbrezza di guidare il SIAI 208 AM, il veicolo militare monomotore a elica con cabina a quattro posti che verrà usato per le esercitazioni. Un privilegio che i ragazzi dovranno guadagnarsi con impegno e studio, superando il test al termine della fase pratica.
Le prove in volo decreteranno invece i due migliori ‘aspiranti piloti’ veronesi, che saranno premiati con uno stage quest’estate all’ Aeroporto di Guidonia, sede del 60° Stormo, per un’esperienza a contatto con i piloti dell’Aeronautica Militare.