A Sant’Eufemia nuovo archivio fotografico e polo culturale

 
 

Una casa della fotografia che si apre alla città per raccontare più di un secolo di Verona e diventare un polo culturale della fotografia. È stata ufficializzata oggi a Palazzo Barbieri la concessione di uno spazio e la stipula di un patto di sussidiarietà con l’Associazione Archivio Tommasoli riguardante uno spazio nell’edificio in Piazzetta S. Eufemia di proprietà del Comune di Verona. 

Un Open Space di 200 metri quadri attualmente libero che diventerà un importante punto di riferimento culturale animato da diverse iniziative.

Verrà allestita un’esposizione permanente del prezioso archivio fotografico iniziato nel 1906, un secolo di storia dello studio, della fotografia, dell’Italia e di Verona, da negative e diapositive su vetro alla pellicola e ai file digitali. A ciò si aggiungerà la possibilità di ospitare mostre tematiche a rotazione, workshop e conferenze dedicate al mondo della fotografia, coinvolgendo particolarmente le scuole. Ci saranno incontri e dibattiti sul valore della conservazione delle memorie fotografiche, corsi di base e specialistici sulla fotografia digitale e sulle diverse modalità di conservazione ed archiviazione, per far conoscere ai cittadini, in particolare ai giovani, il Novecento attraverso la rappresentazione fotografica di fatti, luoghi e persone.

Tutte iniziative che hanno come obiettivo la valorizzazione dell’attività dell’associazione mettendo a disposizione della collettività gli spazi concessi.

L’Associazione Archivio Tommasoli avrà in gestione gli spazi per cinque anni, poi rinnovabili. Verranno eseguiti degli interventi a livello architettonico di ammodernamento seguiti da Olbos Studio, con l’obiettivo di inaugurare la nuova realtà nell’autunno 2024.

In Sala Arazzi sono intervenuti gli assessori al Patrimonio Michele Bertucco e alla Cultura Marta Ugolini, la dirigente Patrimonio del Comune di Verona Antonella Ronzan con la responsabile del Servizio Sussidiarietà Lisa Lanzoni e per l’Associazione Archivio Tommasoli i fotografi Sirio e Filippo Tommasoli.

“Siamo particolarmente contenti come Amministrazione – sottolinea l’assessore al patrimonio Michele Bertucco – perché andiamo a valorizzare l’Archivio Tommasoli, importantissimo per la città, e di mettere questo patrimonio a disposizione di tutti attraverso un patto di sussidiarietà e l’individuazione di spazi che saranno messi a disposizione. Crediamo che recuperare un patrimonio così importante, riconosciuto da parte del Ministero della Cultura sia fondamentale per Verona, anche perché di questo archivio in tanti hanno sentito parlare, qualche mostra è stata fatta in passato, ma da anni c’era una difficoltà a far conoscere tutti i materiali che sono a disposizione. Credo che riusciremo a fare un passo importante per quanto riguarda Verona, mettere lo spazio in via S. Eufemia a disposizione di attività di carattere culturale.

“L’archivio Tommasoli custodisce un pezzo importante della storia della nostra città – commenta l’assessora alla Cultura Marta Ugolini -. Con questo progetto si mettono insieme due filoni a cui teniamo molto: la memoria storica e il linguaggio fotografico. Oggi abbiamo tutti per le mani delle ‘macchine fotografiche’ che ci consentono di leggere la realtà, quindi il tema della fotografia sta riscuotendo anche tra i giovani un interesse importante. Noi ci stiamo lavorando come Amministrazione perché faremo a breve una mostra fotografica in Gran Guardia, si sta lavorando agli Scavi Scaligeri e ci sono una serie di iniziative che si muovono intorno alla fotografia. La famiglia Tommasoli dunque sarà sicuramente un partner con cui continueremo a progettare e a camminare insieme, quindi quello di oggi è un punto di partenza che ci consentirà di fare delle belle cose per tutti”.

“Abbiamo operato per il reperimento di spazi importanti e centrali alla città per dare la giusta dimensione a questa realtà culturale cittadina che è molto viva, molto importante e radicata – spiega Antonella Ronzan -. Ci siamo mossi in collaborazione con i colleghi che hanno curato il patto di sussidiarietà, un ennesimo esempio di collaborazione che coniuga una natura più privatistica agli aspetti strettamente burocratici all’interno del Comune per dare spazio e vitalità a delle realtà cittadine”.

“Continua il percorso di collaborazione tra gli uffici, la direzione Patrimonio e il servizio per l’attuazione della sussidiarietà – agiunge Lisa Lanzoni -. Questa occasione dimostra la volontà da parte dei cittadini di diventare cittadini attivi e promuovere attività a favore della cittadinanza”.

“Raccontiamo la storia di Verona dal nostro punto di vista, che però appartiene alla città – dice Sirio Tommasoli -. Non abbiamo mai venduto l’archivio, nonostante le offerte, perché vogliamo che sia presente la continuità del lavoro. È forse tra i più longevi, perché alimentato nell’attualità con una continuità di autori che hanno un filo rosso che li lega, che è l’origine della loro cultura”.

“Io sono la quarta generazione di fotografi – conclude Filippo Tommasoli – e volevo ringraziare il Comune per averci supportato e aiutato in questo processo importante per noi e per la città. La casa della fotografia non sarà un museo rigido e statico ma uno spazio dinamico, multifunzionale, che ospiterà certamente la collezione permanente dell’archivio Tommasoli e una serie di eventi, conferenze, workshop per promuovere la cultura fotografica a 360 gradi”.

Archivio Tommasoli. Nel 2014 haricevuto il riconoscimento dalla Regione Veneto; nel 2017 è stato inserito dal MIBACT nel Censimento delle Raccolte Fotografiche in Italia; infine, nel 2019, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con provvedimento del 15/01/2019, ha dichiarato l’archivio dei fotografi Silvio, Filippo e Fausto Tommasoli di interesse storico particolarmente importante per la qualità tecnica e artistica delle immagini prodotte. Per informazioni https://www.tommasoli.it/archivio

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here