Sono centinaia i chili di riso, conserve di pomodoro ma anche molti prodotti freschi come verdura, frutta e ancora formaggi, salumi raccolti nel week-end nei mercati di Campagna Amica in tutto il Veneto; da una loro idea nasce la “spesa sospesa” coinvolgendo produttori agricoli, cittadini, giovani imprenditori e operatori agrituristici di Coldiretti.
L’iniziativa è ancora in corso e proseguirà anche nei prossimi giorni a favore dei tanti bisognosi che si rivolgono agli enti ed istituzioni preposti all’accoglienza.
A Mestre, in provincia di Venezia, i cuochi contadini di Terranostra hanno sfornato il pane e le focacce per le mense locali, nel veronese la task force degli agrichef ha preparato piatti caldi da portare ai senzatetto.
“Sul territorio – commenta Coldiretti Veneto – sono state avviate varie collaborazioni con le diverse associazioni di beneficenza al fine di condividere l’operazione che sarà ripetuta secondo il calendario di attività di ogni provincia nel rispetto delle ordinanze legate all’emergenza sanitaria“. Il COVID – ricorda Coldiretti – ha fatto registrare un aumento de disagio sociale con un incremento del 30% di nuovi poveri. Il quadro regionale è rappresentato da nuove figure di indigenti; c’è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che si sono fermate“.
“Persone e famiglie che mai prima d’ora – conclude Coldiretti – hanno sperimentato condizioni di vita così problematiche tanto da dover ricorrere alle forme di solidarietà. Alle fasce deboli gli agricoltori di Coldiretti hanno donato in questi mesi 10mila chilogrammi di prodotti raccolti grazie alle offerte dei consumatori che acquistano ai banchi degli imprenditori agricoli”.