Sono stati intitolati a don Luigi Bosio i giardini dietro la chiesa di Avesa, tra via delle Agostiniane e via Messer Ottonello.
La comunità di Avesa ha dunque reso il giusto tributo all’uomo di chiesa, dichiarato Venerabile da Papa Francesco, che ha messo tutta la sua vita nelle mani di Dio e al servizio dei fedeli della nostra città e provincia.
Con questa intitolazione dunque si compie un atto dovuto, da parte della città ma anche per tutti i devoti al padre, nel quale hanno trovato conforto e ispirazione per condurre la propria vita.
Luigi Santo Bosio, nato ad Avesa nel 1909 venne ordinato sacerdote nel 1931 iniziando un cammino che lo portò ad essere vicario parrocchiale a Legnago, parroco a Albaredo d’Adige e Belfiore, dove realizzò una nuova chiesa e delle annesse opere parrocchiali, chiudendo come canonico alla Cattedrale di Verona dove morì nel 1994.
Presenti alla cerimonia il sindaco Federico Sboarina, il consigliere comunale Paola Bressan che ha avuto parte attiva nel percorso di intitolazione, il consigliere comunale Anna Leso, la presidente e il consigliere della Seconda circoscrizione Elisa dalle Pezze e Giandomenico Griso, il vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti, il presidente associazione Amici don Luigi Bosio Paolo Beltrame, il promotore dell’iniziativa Francesco Vecchiato, il tenente colonnello COMFOTER Pietro Lembo, il parrocco di Avesa don Andrea Manara e i nipoti di don Luigi Bosio Paola Burri e Damiano Graziani.
“Prima di essere un grande prete, don Luigi Bosio è stato un grande uomo – ha detto il sindaco Sboarina -. La comunità di oggi è sempre la stessa di allora, formata da fedeli e dai cittadini. Avere grandi uomini che nel loro ruolo, istituzionale civile o religioso, fanno una grande vita e attraggono a sé centinaia e migliaia di persone, anche nel segreto di un confessionale, permette loro di essere migliori se hanno avuto come maestro un padre spirituale che è anche un grande uomo. Siamo qui a celebrare come cittadini e fedeli un grande uomo e un sacerdote, che attraverso il suo operato ha sicuramente reso migliore tanta parte della nostra città che ha avuto il privilegio di conoscerlo”.
“In don Luigi Bosio sono state riconosciute doti di straordinario valore umano e religioso – ha detto il consigliere Bressan -. Per questo ringrazio le autorità civili e religiose per aver reso possibile l’intitolazione dei giardini ad Avesa al sacerdote di eccezionale fede le cui omelie sono ancora oggi di estrema attualità e motivo di profonde riflessioni per tutti”.
“Don Luigi Bosio merita di essere conosciuto a partire dalle giovani generazioni – ha sottolineato il vescovo Zenti -. Non è un uomo del passato, ma del presente per ogni tratto della sua personalità. Sempre sorridente e impegnato nell’ascolto, dicendo sempre parole meditate e pensate, facendo vivere la fede senza lungaggini ma con tratti di delicatezza e di silenzio. Inoltre, era anche un grande artista. E’ un dovere civile fare memoria dei grandi passati sulla terra e che ci accompagnano sulla terra, quindi per questo motivo don Luigi deve essere conosciuto da tutti”.