Questo weekend, a Corte Molon, a partire dalle ore 17,00 sia di sabato che di domenica, ci sarà la prima edizione di TERRA MIA organizzata da Sinistra Italiana Verona. Tale edizione dà il via alla nuova stagione di incontri in città e provincia.
Sabato 5 ottobre si affronteranno due tematiche locali di carattere sociale e ambientale: la questione del carcere e la questione delle vertenze ambientali territoriali oggi ancora in corso, con le conclusioni di Giovanni Paglia (Resp. Nazionale Economia di Sinistra Italiana) e Ilaria Cucchi (Senatrice AVS). Protagonista della domenica invece sarà la questione internazionale: dalla Palestina alla questione della pace con le conclusioni di Giuseppe Buondonno (Segreteria Nazionale di Sinistra Italiana) e Luciana Castellina (DirezioneNazionale di Sinistra Italiana)
Luca Perini, Segretario Provinciale di Sinistra Italiana Verona, dichiara: “Diamo inizio a questo nuovo ciclo di incontri che proseguirà fino alla primavera 2025 con ospiti di rilievo nazione e internazionale. La questione della pace e della giustizia sociale e ambientale, a partire dalle tematiche locali, oggi sono prioritarie. Ascolteremo i diversi ospiti e interventi della platea, i vari comitati/associazioni/movimenti invitati, con l’obiettivo di portare le istanze nei nostri territori con proposte concrete. Tra gli impatti ambientali, rilevatissimo è quello del consumo di suolo. In proposito ricordiamo che il TAR ha sottolineato che le scelte urbanistiche assunte dai Comuni devono rispondere all’obiettivo generale di riduzione del consumo di suolo. Lo stesso per la questione carceri in cui si evidenzia un sovraffollamento al 130%, solo 38 su 190 sono gli istituti non sovraffollati. Sono numeri da vera emergenza che il ministro Nordio continua ad ignorare e che la destra continua a far aumentare con le politiche securitarie messe in campo in questi anni: vedasi, da ultimo, il Ddl sicurezza contro il quale stiamo conducendo una vasta mobilitazione in tutto il Paese. A livello internazionale, con preoccupazione assistiamo agli indirizzi del G7 che appaiono in aperto contrasto con l’obiettivo della pace: nessuna soluzione per interrompere il conflitto in Ucraina e violazione degli obblighi prescritti dalla Corte Internazionale di Giustizia, a tutti gli stati, di impedire il genocidio in corso a Gaza. Ora si aggiunge l’invasione del Libano. Come in altri snodi cruciali e drammatici della storia, ancora una volta è la competizione economica a motivare crisi e conflitto. Dobbiamo chiamare alla mobilitazione per una pace vera, sottraendo all’egemonia economica e militare degli USA e della Nato il controllo del mondo intero. Va prospettata una modalità di equilibrio e condivisione delle scelte di democrazia mondiale che tuteli rappresentanza e autodeterminazione dei popoli. Va costruita uguaglianza e diritti condivisi nell’ONU, dando autonomia di iniziativa democratica all’Unione Europea, appoggiando e valorizzando anche le esperienze del Sud Globale”.