È scattata alle 9.30 di sabato mattina, a Cisano, l’esercitazione Benacus 2016 che ha visto protagonisti Azienda Gardesana Servizi, gli uomini della Protezione Civile con i sub del gruppo FIAS, Arpav e Legambiente.
L’esercitazione prevedeva un intervento da terra e, con un natante, nelle acque del Garda, per verificare la sospetta rottura di una condotta sommersa del collettore, con relativo sversamento nel lago di possibili inquinanti.
“L’esercitazione prevede – spiega Alberto Tomei, presidente di AGS – che ai nostri centralini arrivi una chiamata, da parte di Legambiente, per avvertirci della presenza di una macchia sospetta sulle acque del lago. Immediatamente, i nostri tecnici hanno fatto scattare la procedura d’emergenza, allertando la Protezione civile con i sub del gruppo Fias, e Arpav per la verifica dei possibili inquinanti presenti. Nel frattempo, i tecnici AGS hanno provveduto alla chiusura delle condotte interessate e al loro isolamento”.
Sul lungolago di Cisano, quindi, è intervenuto il personale della Protezione Civile con un Rov (robot teleguidato) che ha fornito immagini dal luogo della tubatura danneggiata. Nel frattempo, i sub da riva e dal natante giunto sul luogo, hanno verificato l’entità del possibile danno nelle profondità del Garda, mentre i tecnici Arpav, dal natante hanno realizzato campionamenti nell’aerea circostante la fuoriuscita. “Questo tipo di esercitazioni – ha chiarito il commissario Arpav Nicola Dell’Acqua – è fondamentale per verificare le problematiche che potrebbero sorgere nel momento di crisi, per trovarvi una soluzione e garantire tempi di intervento rapidi”.