Il Comune sosterrà al posto delle famiglie le spese di gestione delle scuole materne di Caldiero nei prossimi mesi.
Lo ha deciso la Giunta nella seduta del 9 aprile istituendo un fondo straordinario “a sostegno di rette o altri pagamenti delle famiglie con bambini in età scolare o prescolare” per fronteggiare le difficoltà conseguenti all’emergenza Covid-19.
Con il provvedimento adottato “Si sosterranno, in sostituzione delle famiglie di Caldiero, le spese fisse che le Scuole Materne stanno affrontando a seguito della preannunciata chiusura delle attività educative fino a fine anno” sottolinea il consigliere delegato alle politiche educative Elisa Bonamini.
“In sostanza” specifica Bonamini “i genitori di Caldiero non pagheranno nemmeno la parte fissa delle rette che sarà invece sostenuta dal Comune”.
Sulla questione era intervenuta la FISM a livello provinciale ingenerando qualche problema perché le spese fisse nelle piccole scuole sono costituite in gran parte (80%) dal costo del personale e anche con il ricorso alla Cassa integrazione non è sostenibile la riduzione della contribuzione delle famiglie al 35% mensilmente, come proposto.
Sulla necessità di tale provvedimento il Sindaco ricorda come “le famiglie hanno già pagato rette ridotte per marzo e aprile senza usufruire a pieno delle attività educative. Le scuole devono d’altro canto sostenere spese di gestione anche con le attività sospese. Senza certezze di entrate rischiano di chiudere: potevamo trovarci a settembre con asili in dissesto” dichiara dispiacuto Lovato osservando che già sabato 7 marzo aveva posto il problema di una linea condivisa sul problema in sede di Conferenza dei Sindaci “non potevamo continuamente rimandare questa decisione attendendo le discussioni a livello provinciale”.
Tra l’altro il Sindaco aveva posto il problema scrivendo ad inizio marzo un appello anche al Presidente del Consiglio prof. Conte e al Ministro alla famiglia Bonetti chiedendo interventi straordinari a sostegno delle famiglie dei bambini che frequentano le scuole d’infanzia. Appello che ha trovato riscontro solo con l’istituzione del bonus baby-sitting che non risolve i problemi.
“Come sempre sono i Comuni a dover farsi carico dei più piccoli e delle situazioni di fragilità” conclude Lovato.