Nell’area di Forte Santa Caterina oggi è il giorno delle ruspe. Con le prime demolizioni degli ex magazzini non funzionali al progetto, si entra nel vivo del cantiere per rigenerare l’area di circa 76 mila metri quadrati al Pestrino, in riva all’Adige, grazie ad un progetto innovativo che valorizza il verde, la rignerazione urbana e l’inclusione sociale.
Tre i mezzi escavatori in funzione nella parte dell’area che confina con il Forte, tra oggi e i prossimi giorni verranno demoliti i primi due dei 34 edifici presenti nell’area, per poi procedere con i restanti.
Solo recandosi sul posto ed esplorandola in lungo e in largo ci si rende conto dell’ enorme potenziale e del valore del progetto di recupero di quest’area, per lo più sconosciuta ai veronesi.
La sostenibilità è un carattere fondamentale del progetto anche relativamente al riuso e recupero di materiale derivante dalle attività di demolizione. E’ infatti previsto, a seguito delle prima demolizioni, l’arrivo di un impianto di frantumazione che permetterà di recuperare il 70 per cento del materiale scartato per riutilizzarlo nell’area in un’ottica di economia circolare.
“Oggi, con l’inizio delle demolizioni, entriamo nel cuore del progetto di rigenerazione urbana di Santa Caterina. – commenta l’assessore ai Progetti complessi Tommaso Ferrari – Questa fase segue la recente apertura della pista ciclabile che collega questa zona con Basso Acquar, migliorando ulteriormente la mobilità sostenibile dell’area. Ora si va avanti senza sosta per restituire alle cittadine e ai cittadini veronesi un grande parco urbano”.
Progetto. Il recupero dell’area di Santa Caterina, circa 76 mila metri quadrati in riva all’Adige, scommette su una riqualificazione che valorizza il verde e l’inclusione sociale. Un polo dal respiro ‘europeo’ e sostenibile, per una città che guarda al benessere dei suoi abitanti. E’ la prima volta che a Verona si sperimenta questo tipo di recupero, caratterizzato da un approccio innovativo per quanto riguarda la gestione degli spazi e delle attività. Il masterplan definitivo, approvato nei mesi scorsi dalla giunta, si caratterizza per nuove funzioni che rispettano l’habitat naturalistico e rigenerano l’area in modo integrato. Visione che prescinde dai volumi a favore dell’inclusività, per un’area vivibile da tutta la comunità. Rispetto alle precedenti proposte, la superficie edificata è infatti passata da 16.300 metri quadrati a 4.600.
Housing sociale. E’ una delle principali mission del bando Pinqua e del Pnrr per il quale il Comune ha ottenuto il finanziamento. Il Polo Social Housing è stato studiato in modo tale da consentire alle persone con diverse fragilità che trovano alloggio nella parte dell’housing sociale formata da 20 unità abitative di poter essere occupate nelle diverse attività previste, che saranno investimenti orientati agli obiettivi di inclusività e integrazione.
La gestione delle attività all’interno della vasta area sarà frutto di un processo di partecipazione pubblico. Un’altra novità in linea con la volontà dell’Amministrazione di attuare, laddove possibile, percorsi di confronto, ascolto e partecipazione nei progetti di interesse collettivo. A breve partirà la call rivolta ai soggetti interessati e a tutte le realtà del Terzo Settore che vorranno compartecipare alla visione organica dell’area.
Parco. Elemento fondamentale dell’area resta la quota a verde, che con il nuovo masterplan sarà valorizzata e resa più fruibile da tutta la cittadinanza, nell’ottica di rendere Forte Santa Caterina un luogo aperto e vissuto da tutti per tutto il tempo dell’anno. Nel grande bosco saranno creati percorsi ciclabili e pedonali, orti urbani e un grande parco della biodiversità, l’arena all’aperto per spettacoli e manifestazioni.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, poi inserito nel Pnrr, con 15 milioni di euro a cui il Comune di Verona ha contribuito con ulteriori 4 milioni di Euro.
Al link l’intervista all’assessore Ferrari e le immagini video