Ottantenne truffata da finti Carabinieri

 
 

Nella tarda mattinata di giovedì 30 gennaio, gli agenti della Polizia di Stato, nell’ambito di mirati servizi volti a contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, hanno arrestato, nel Comune di Peschiera del Garda, due uomini provenienti da Napoli che, con una serie di artifizi e raggiri, sono riusciti a mettere a segno una truffa aggravata ai danni di una donna di 80 anni.

I malviventi hanno contattato telefonicamente la vittima e, fingendosi Carabinieri, le hanno fatto credere che il figlio avesse causato un incidente stradale, provocando il grave ferimento di più persone. Per affrontare l’urgente questione, per pagare le spese legali e per evitare al figlio di dover scontare 4 anni di carcere, i due uomini hanno convinto l’anziana donna che sarebbe stato necessario consegnare 19.800 euro in contanti o, comunque, tutto il denaro o i beni preziosi a sua disposizione. La signora, fortemente preoccupata per il figlio, si è fidata ed ha assecondato l’interlocutore, riferendo che avrebbe consegnato tutti i monili d’oro che aveva in casa. A quel punto, i due truffatori si sono presentati sotto l’abitazione dell’anziana e, senza scendere dall’auto, hanno atteso che la stessa uscisse e desse loro gli oggetti di valore.

La truffa si è consumata davanti agli occhi degli agenti della Squadra Mobile che, poco prima, si erano imbattuti nell’auto sospetta a bordo della quale viaggiavano i due malviventi e avevano deciso di seguirla. Nel preciso istante in cui la vittima ha consegnato il sacchetto pieno dei suoi beni, sono intervenuti gli operatori di Polizia. A quel punto i due uomini sono fuggiti e, prima di essere raggiunti ed arrestati, nel tentativo di farla franca, hanno speronato ed investito una pattuglia, provocando danni alla vettura e lesioni lievi al poliziotto che la guidava. Ai truffatori napoletani – il cui arresto è stato convalidato e nei confronti dei quali è stata disposta la misura dell’obbligo di dimora nel comune di Napoli – sono stati contestati i reati di truffa aggravata, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato. 

L’ intervento degli investigatori ha consentito di recuperare e restituire tutti i beni sottratti alla vittima.