Fiscal Art: investire in cultura con doppio beneficio economico

 
 

Definire l’Italia “museo a cielo aperto” non è un luogo comune: è una magnifica realtà. Paese al mondo con il maggior numero di siti proclamati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, 55 (quanti la Cina, ma con concentrazione territoriale ben diversa), chiede, in cambio di tale privilegio, rispetto e tutela. Una concreta risposta arriva da Fiscal Art, progetto di crowdfunding, fruibile da tutti, per conservare e tramandare tale bellezza attraverso donazioni favorite dai benefici fiscali oggi possibili grazie all’Art Bonus statale, a cui si addiziona un reward personale.

Cosa significa? Con la formula Fiscal Art, ogni donatore ottiene la ricevuta dell’erogazione, valida ai fini del credito di imposta, ed un buono spendibile per uso quotidiano. Si crea così un circuito economico virtuoso, che permette di sostenere un bene culturale, ricavandone contemporaneamente un doppio beneficio. L’operazione è sicura, basandosi su una agevolazione dello Stato Italiano esistente e resa definitiva dal 2015 e dallo stesso caldeggiata, e molto chiara, con informazioni spiegate con trasparenza sul sito fiscalart.it

«Investi nell’arte e scopri come pagare meno tasse»: lo spiega Alex Mastini, ceo e founder di Fiscal Art, la prima start up italiana per salvare il patrimonio culturale nazionale attraverso il fundraising,  le donazioni. «Migliaia di enti operano ogni giorno per mantenere viva la nostra storia millenaria e danno lavoro a decine di migliaia di persone e di famiglie, ma servono grandi interventi economici per mantenere tutto questo. Abbiamo un annoso problema: lo Stato non ha sufficienti risorse da destinare alla salvaguardia dell’arte e della cultura Italiane. Soluzioni? Il nostro progetto nasce nel 2019 con l’obiettivo di incrementare le donazioni da parte del pubblico e amplificare le agevolazioni del credito di imposta, agendo su due fronti, efficacemente: sostegno e sgravi fiscali, secondo quanto previsto dall’Art Bonus, che consente un recupero, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno dei beni culturali italiani. Ma non è tutto: Fiscal Art, grazie alle aziende partner, regala un buono spesa corrispondente al 50% della donazione».

Due sono i beni veronesi ad ora accreditati in Art Bonus e sostenuti dal progetto Fiscal Art: Porta Vescovo ed il Teatro Scientifico.

Porta Vescovo – Questo progetto è accreditato in ArtBonus e consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno. Ad ogni donazione dell’importo di 100 euro, si riceve in regalo un voucher spesa di valore 50 euro. La porta versa in uno stato non ottimale, in un contesto esterno di trascuratezza e interno di assenza di valorizzazione, rispetto al titolo Unesco che esalta il centro storico e la cinta muraria cittadina.

Interventi che devono essere affrontati, per un importo necessario di 300.000 euro:

  • bonifica e pulizia dell’area circostante esterna ed interna
  • manutenzione della struttura
  • integrazione copertura per evitare infiltrazioni di acqua piovana e relativi danneggiamenti
  • pulizia delle facciate esterne, intaccate dall’inquinamento
  • pulizia e riqualifica dei vani interni
  • messa in sicurezza
  • sistemazione di tutti i varchi di accesso
  • creazione di un adeguato sistema di illuminazione, esterno ed interno

Teatro Scientifico – Come sopra, questo progetto è accreditato in ArtBonus e consente un credito di imposta, pari al 65% dell’importo donato, a chi effettua erogazioni liberali a sostegno. Ad ogni donazione dell’importo di 100 euro, si riceve in regalo un voucher spesa di valore 50 euro.

Interventi: sostegno alle attività di produzione, per un importo necessario di 250.000 euro

Il Teatro Scientifico, che oltre alle attività della compagnia ha fondato e gestisce il Teatro Laboratorio di Verona, svolge un lavoro improntato sull’innovazione e la ricerca di nuovi linguaggi, attraverso l’intersezione delle arti, producendo e promuovendo testi di drammaturgia contemporanea, teatro civile, sociale e di comunità, reinterpretazioni di testi classici. L’intento è di penetrare il presente attraverso il passato, affiancando e approfondendo gli spettacoli con convegni di studio, tavole rotonde e laboratori. Il Teatro comprende una sezione di studio e ricerca sulla commedia dell’arte.

 
 
Alessandra Moro
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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