Al Bentegodi tutto è pronto per dare inizio alla 34^ giornata di campionato, nonché la terz’ultima partita in casa per il Chievo, contro l’Inter di Spalletti. I locali, si sa, con le big non si risparmiano mai ed anche oggi, proprio come dice lo stesso Maran, servono compattezza e solidità per non lasciarsi intimorire ed avere più fiducia nelle proprie capacità. I nerazzurri, dall’altra parte, hanno voglia di macinare punti in campionato per approdare in Champions League e ritornare nell’élite del calcio internazionale.
Nonostante la grande squadra che i gialloblù sono costretti ad affrontare, nei primi minuti la formazione di casa si spinge in avanti, lasciando nello spogliatoio quella paura di scoprirsi che nelle ultime partite ha condizionato molte prestazioni. La prima azione pericolosa arriva al 12’ con il palo clamoroso colpito dal destro potente di Pucciarelli dopo il tentativo di spazzata dell’interista D’Ambrosio. Gli undici di Maran non demordono e appena qualche minuto dopo sfiorano nuovamente il vantaggio con un tiro potente e preciso di un super Giak, mettendo alla prova i grandi riflessi di Handanovic che con un colpo di reni devia in corner. Pronta la risposta dell’Inter che al 22’ entra in area provandoci con il tiro diagonale rasoterra di Karamoh, su suggerimento di Rafinha, che termina di poco a lato con un grande sospiro di sollievo da parte del pubblico clivense. Al 39’ altra emozione per i locali che per poco non segnano con il forte mancino di Cacciatore bloccato in due tempi dai guantoni del portiere nerazzurro. Eccellente la prestazione della Diga che non perde un colpo e ci prova fino alla fine del primo tempo: grande ripartenza del numero 20, Pucciarelli, che su suggerimento splendido di Giaccherini, corre palla al piede per più di metà campo, entra in area e scarica il sinistro, parato in tuffo da Handanovic.
La ripresa inizia ancora all’insegna delle emozioni infatti al 50’, dopo la respinta di Sorrentino, D’Ambrosio, sul filo del fuorigioco, serve Icardi: il capitano dell’Inter non perde tempo e con il destro punisce il portiere clivense insaccando a porta vuota. Tuttavia il gol suscita un po’di perplessità tanto che l’arbitro Valeri prima lo annulla, ma poi con l’aiuto del VAR convalida la rete. Trascorrono appena dieci minuti e gli ospiti chiudono la partita, questa volta con Perisic, che con un tocco morbido su palla servita da Rafinha, la mette dentro per lo 0-2. Peccato per l’ottima prestazione del Chievo, offuscata dalle due reti interiste. Al 78’ altra occasione nerazzurra: Rafinha ci prova con il destro a pochi metri dalla porta, ma Sorrentino si supera e salva i pali, mostrandosi sempre pronto anche in una partita che non lo ha visto protagonista. I gialloblù però non ci stanno e al 90’ Birsa, dopo aver recuperato la palla, serve Stepinski, entrato al posto di Pucciarelli all’83’, che con un bel diagonale trafigge alle spalle Handanovic, firmando l’1-2. Valeri decreta 5 minuti di recupero, sufficenti per vedere l’ultima incredibile chance del Chievo: Birsa crossa sul secondo palo per Tomovic, che in spaccata non riesce ad agganciare facendo terminare la sfera fuori di pochissimo.
Grande il dispiacere del Chievo per non essere riuscito a pareggiare un match contro una squadra così importante, ma altrettanto grande è la soddisfazione, per il gioco, il coraggio e la grinta che gli undici di Maran hanno saputo mettere in campo, meritandosi gli applausi e l’affetto dei propri tifosi.
Angela Coppola