Michele Bertucco di Sinistra in Comune replica energicamente alle dichiarazioni dei colleghi di maggioranza comparse sui giornali nei giorni scorsi, il pomo della discordia? La presentazione di due mozioni: la prima per la condanna dei movimenti violenti anarchici, la seconda, mafia nigeriana e criminalità organizzata italiana.
Bertucco sostiene che sia vergognoso puntare il dito solamente su una parte di frange violente, per essere politicamente e intellettualmente corretti sarebbe opportuno fornire ai cittadini una visione completa: “Chiedere, come fanno i consiglieri di maggioranza, la messa al bando delle organizzazioni violente di sinistra glissando sulla violenze della destra non è meno penoso del puntare il dito contro la mafia nigeriana glissando sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta calabrese. Ci sfuggono i motivi per cui dovremmo preferire le une alle altre. Detto poi da gente che quando era in maggioranza con Tosi si prodigava a minimizzare i segnali di infiltrazione della criminalità organizzata “nostrana” a Verona, fa ancora più pena. Sfugge loro – prosegue il comunicato – tutto il processo di democratizzazione che ci ha portato a diventare una repubblica in cui è dato a ciascuno manifestare le proprie idee liberamente con l’unico limite del rispetto dell’altro e dell’antifascismo.”
Riposto il fioretto e impugnata la penna, anche i rappresentanti del PD scrivono parole non propriamente al miele e le spediscono alla maggioranza di Palazzo Barbieri: “Ci domandiamo se i consiglieri si rendono conto di cosa hanno sottoscritto con questa mozione che distingue una violenza cosiddetta di sinistra da altro tipo di violenza e attacca fin dalle premesse il Pd come fosse il manovratore delle aggressioni e delle violenze di piazza. Lascia allibiti che tra i sottoscrittori ci siano pure dei professionisti del diritto che dovrebbero essere in grado di discernere una proposta seria da una pagliacciata elettoralistica.”
Il gruppo del PD formato da Padovani, Benini, La Paglia, Vallani accusa la maggioranza di ipocrisia: “come dovremmo definire le numerosissime aggressioni ai danni di inermi cittadini accadute nel corso degli anni a Verona da parte di persone ispirate da ideologie di destra? Ragazzate non degne di attenzione? Anche quando hanno soppresso delle vite.” Il comunicato del PD si conclude con una proposta: “Chi ricorre alla violenza per cercare di affermare un’idea politica deve essere isolato indipendentemente dalla colorazione politica in quanto nemico della democrazia.”
Noi di Verona News ci permettiamo di concludere con una frase di Adrien Decourcelle: Diplomazia, la via più lunga tra due punti.
Un aforisma che suona da augurio e buon auspicio per il bene di tutti i cittadini veronesi. Si spera che prima o poi riescano ad apprezzare i politici che hanno eletto per la loro libertà di dialogare senza il puntiglio, come in questo caso ad esempio, di differenziare violenza di destra o di sinistra. La violenza non ha colore e si condanna. Punto.