Ieri pomeriggio nella Sala Convegni della Gran Guardia si è tenuta la cerimonia della consegna dei diplomi che ha visto quindici tra ragazzi e ragazze dell’Istituto Design Palladio affacciarsi al mondo del lavoro.
Il discorso di apertura è stato affidato al Vicepresidente del Consiglio Comunale Paolo Rossi il quale, dopo aver portato i saluti del Sindaco Sboarina e essersi congratulato coi neodiplomati, ha messo l’accento sull’importanza di creare sinergie tra scuole, università e aziende del territorio: “se le aziende veronesi saranno lungimiranti e investiranno nelle idee e nelle eccellenze giovanili, come lo sono i ragazzi che hanno ricevuto il diploma oggi, la nostra città diventerà ancora più competitiva nei settori dove la creatività è un valore preponderante”.
Durante l’evento sono stati premiati anche gli studenti Lucrezia Jandl e Davide Peretti per aver progettato i loghi per l’associazione YCAM dopo essere stati esaminati da una giuria di professionisti del settore.
L’Istituto Design Palladio è una scuola privata che nasce dall’idea del dott. Cristini nell’ormai lontano 1983, ora la figlia Raffaella, che ha seguito le orme del padre, è il fulcro di un istituto all’avanguardia che propone corsi come visual design, interior design, illustrazione&comics e web design. “Corsi di durata triennale post scuola superiore in alternativa ai percorsi universitari, con ottimi risultati formativi e occupazionali. Oltre il 90% dei nostri studenti trova lavoro durante il primo anno dalla conclusione del corso e molto spesso le assunzioni avvengono nelle strutture dove sono stati effettuati i tirocini” spiega la dott.ssa Cristini.
Mauro Marchesi, uno degli insegnanti del Palladio, che ieri ha vestito i panni del presentatore, ha parlato dei metodi innovativi di insegnamento della scuola: “abbiamo adottato negli anni metodi non convenzionali, togliendo la barriera della cattedra e abbiamo investito sui lavori in sinergia tra allievi e professori. La scuola ha saputo scegliere tra progetti vincenti e ha puntato su professori in grado di smussare quelle sovrastrutture già in possesso degli studenti per permettere loro di essere liberi di esprimere al meglio la loro potenzialità.”