Le istituzioni più vicine ai cittadini, come Comuni e Province, devono assumersi le proprie responsabilità nei confronti dell’influenza delle organizzazioni criminali che non è più limitata alle zone di primo insediamento. Fa notare l’on. Diego Zardini: “All’Associazione Avviso Pubblico, associazione di enti locali e Regioni per l’educazione alla legalità e il contrasto alle organizzazioni criminali, hanno aderito solo nove Comuni della Provincia (Bardolino , Brenzone, Bussolengo, Fumane, Illasi, Legnago, Negrar, Peschiera, Valeggio s.M) mentre mancano all’appello il Comune e la Provincia di Verona”.
Quest’anno, per il Veneto, la città simbolo per la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è stata Verona, dove questa mattina ha sfilato un corteo, in affiancamento al corteo principale di Locri, aperto dai familiari delle vittime innocenti di mafia.
L’adesione all’Associazione Avviso Pubblico, il cui Coordinatore è il Sindaco di Fumane, Mirco Frapporti, costituisce un impegno diretto delle istituzioni territoriali nell’affermazione di regole civili e democratiche e di percorsi di sviluppo che superino le attuali marginalità in cui vivono troppi segmenti della società che vanno oltre la celebrazione ogni 21 marzo della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Conclude Zardini: “La Commissione bicamerale d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, presieduta dall’on. Bindi si è occupata dei casi di cronaca accaduti a Verona negli ultimi anni, recandosi più volte in una città definita “punto di fragilità nella Regione dal punto di vista delle infiltrazioni” della criminalità organizzata. Tali episodi mostrano come sia necessario un lavoro congiunti di Associazioni, come Libera e l’Osservatorio sulla Legalità istituito anche a Verona, e Istituzioni per contrastare il fenomeno. Uno dei primi passi da parte delle Istituzioni è l’adesione alla rete anti-mafia di Avviso Pubblico la cui delegazione veronese ha incontrato poche settimane fa il prefetto Mulas per presentare il Piano formativo regionale “Conoscere le mafie, costruire la legalità” rivolto ad amministratori locali, dirigenti pubblici e agli appartenenti alla Polizia Locale”